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Parrocchia San Pietro - Abbiategrasso

 

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In Occasione del XXV di ordinazione, nel 1980, così scrive un "ragazzo" del suo Oratorio.

Ricordando Don Luigi a Rosate

Parlar di don Luigi Volpi dopo undici anni di sua assenza non è tanto facile per il fatto che molte cose si dimenticano non vivendo piú insieme, e, perdendo il contatto diretto si offusca anche la possibilità di ricordare.

Sappiamo tutti che don Luigi è venuto a Rosate nel 1955. Dalla Curia si è saputo che sarebbe sbarcato un Casuratin di 25 anni appena ordinato sacerdote, molto in gamba: e così ci sembra che veramente lo sia stato. Serietà e ilarità erano due doti che don Luigi sapeva usare a secondo che le circostanze lo richiedevano. Ottimo predicatore e molto profondo in dottrina ecclesiastica rafforzandola con lo studio assiduo e raffrontandola coi tempi e la realtà della storia di cui era duttile conoscitore in tutte le epoche.
Interessanti erano a questo riguardo i corsi speciali che ci teneva ogni settimana e per la durata di tre o quattro mesi al Circolo Famigliare Cattolico nella stagione invernale; ogni anno l'argomento cambiava e la spiegazione era sempre aggiornata, chiara e convincente. Assiduo nelle funzioni di chiesa, nel confessionale e in adunanze sia per uomini come per giovani portava un valido aiuto al Prevosto compianto Don Giuseppe Colombo che lo riteneva il vero braccio destro, anche per la precaria salute che ogni tanto si incrinava.
Era molto attivo in Oratorio e alla domenica l'istruzione catechistica veniva impartita a tutte le classi del gruppo di giovani di Azione Cattolica e da qualche uomo per i giovanetti piú avanzati in età. Era il prete insomma mandato nella vigna del Signore per profondere tutte le sue energie giovanili, per far luce nelle anime e portarle a salvamento. Non è forse questa la missione del prete? Vivere intensamente la vita di Cristo per trasmetterla e innestarla nei cuori a lui affidati. E ci sembra che don Luigi abbia ottenuto vasti consensi anche se le giornate nere non sono certo mancate e questo rientra nel monito che Gesù ha rivolto ai suoi apostoli; «sa-rete soli, incompresi, perseguitati ecc....».

Amava le iniziative aiutando e vivificando quelle dei giovani. Campeggi, recite, sport, non erano disgiunti dalla sua attività di prete cercando di utilizzarli al raggiungimento di un fine: mente sana nel corpo sano; in breve, virtú cristiana vissuta.
Come lavori sono da segnalare la scala di accesso alla galleria del salone, che per la sua pericolosità ha dovuto essere pressochè rifatta e allungata. Con il lascito del campetto da parte della bene-merita Sig.na Elena Comelli, bisognava pure trasformare quel terreno agrario in quello da gioco per il calcio. Così avvenne, ma in un secondo momento si è resa necessaria la recinzione che costò non,poco. Ma l'opera non era ancora finita. Per le giocate e tornei serali è stato indispensabile l'impianto della illuminazione tuttora in funzione. ((Quanto costa?»; chiedeva il Sig. Prevosto Don Giuseppe a Don Luigi. E questo: «ci avviciniamo a ». «Oibò»: esclamava Don Colombo ricciando il naso, ma poi finiva per cedere alla tattica di Don Luigi.
Don Luigi collaborò molto col Sig. Prevosto anche per le opere Parrocchiali progettando assieme tempo e spese. Non c'è bisogno di elencarle perchè a tutti sono note, anche a quelli di Abbiategrasso.
Ma un giorno, mentre don Colombo trascorreva le sue vacanze a Trepalle, el Casuratin ricevette l'ordine di trasferirsi al piú presto nella Parrocchia di S. Pietro a Bià. Inutili i tentativi di trattenerlo; molti anni erano passati a Rosate ed era ormai maturato per impegni molto piú gravosi e di responsabilità diretta.
Così ci ha lasciati, raggiungendo in quella Parrocchia il tra-guardo del suo 25 ° anniversario della prima S. Messa che celebrerà solennemente il giorno di S. Pietro proprio nella parrocchia di cui porta il nome e nella quale Don Luigi ancora instancabilmente lavora. I rosatini, che lo ricordano sempre, gli porgono i piú sinceri Auguri, si uniscono a lui nella gioia della Festa, e invocano da Dio la benedizione su di lui perchè per lunghi anni rimanga sempre il Pastore buono delle anime a lui affidate. Per un fecondo lavoro per molti anni AUGURI! .. !

FERRARIO ARTURO DI ROSATE