Parrocchia San Pietro - Abbiategrasso
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Visita del Cardinale alla Parrocchia di San Pietro 11 marzo 2007
GRAZIE ! Possiamo scambiarci vicendevolmente un grazie sincero, per quanto vissuto domenica 11 marzo 2007, nella visita del Cardinale. Al Cardinale ed ai suoi collaboratori il grazie è stato rivolto subito, in quella occasione. Un ringraziamento grande va ora a tutti coloro che, nella Parrocchia, in un modo o nell’altro, hanno contribuito a rendere la visita del nostro Cardinale bella, dignitosa, ordinata, gioiosa e promettente per il futuro. Un grazie va al Consiglio Pastorale che, chiamato ad esprimere un parere, ha preso la decisione di invitare il Vescovo ed ha pensato poi a grandi linee, l’incontro. Un grazie va a coloro che nel Consiglio Pastorale si sono fatti carico poi della preparazione più prossima. Un grazie va a coloro che hanno pensato e preparato tutto l’incontro, tutta la celebrazione dell’eucaristia fin nei minimi particolari. Un grazie va a coloro che, lettori, offerenti o altro, hanno svolto ciascuno il loro compito con precisione ed emozione. Un grosso grazie va poi a tutti i cantori, piccoli e grandi, con i loro maestri e l’organista: hanno suonato e cantato proprio bene, sia per quanto riguarda l’esecuzione delle melodie, sia per quanto riguarda il dialogo con tutta l’assemblea (compreso il “Tanti auguri …” che ha commosso il Cardinale!). Purtroppo i cantori, nella loro lunga fatica, sono stati lasciati per un bel po’ a digiuno di … corpo di Cristo e … di bevande rinfrescanti: non si sono però arresi! Un grazie grande a tutti coloro che hanno potuto partecipare di persona all’arrivo in piazza ed erano presenti in chiesa e nel cinema, perché senza di loro tutto quanto sarebbe servito a ben poco! Un plauso particolare a tutti i ragazzi e alle loro guide: si sono fatti “notare” per la loro presenza numerosa, gioiosa e attenta con tanto di poesia, gesti e canti. Quanto ha ricordato Don Luigi della nostra, come di una Parrocchia popolosa e popolare, è stato riconosciuto, nei fatti e nel clima, da chi veniva tra noi per la prima volta (… e il merito che va a chi negli anni ha “lavorato” perché ci fosse oggi, nella normalità della vita della Parrocchia, questo bel clima). Un grazie va agli incaricati del servizio d’ordine per l’attenzione e la disponibilità a gestire ogni situazione; con la delicata fermezza dei loro interventi hanno evitato, senza troppo “rumore” ogni inconveniente e ogni rischio per la gente, in tutta la celebrazione, anche nei momenti più affollati (accoglienza dei ragazzi, comunione, saluto del Vescovo). Un grazie anche a chi, pur non interpellato, ha scelto, con generosità e discrezione, di essere presente e di collaborare in questo ambito.
Ai chierichetti il grazie è stato nel saluto di privilegio, rivolto a loro direttamente dal Cardinale. Il Vescovo ha sempre una simpatia particolare per loro ( … spera, nel profondo del cuore, che, un domani, tra di essi … “salti fuori” qualcuno che diventi prete!); sono stati attenti e scattanti agli ordini del cerimoniere del Duomo, Monsignor Mellera. Un grazie va a coloro che hanno contribuito a sistemare e risistemare la chiesa, sacrestano in primis, e nella preparazione notturna di panche e sedie e negli ultimi ritocchi per quanto riguarda il verde, gli addobbi, le sandaline e i tabelloni, con tanto di belle scritte augurali, che però il vento ha richiesto di rimettere a posto. Un grazie va anche a decoratrici e decoratori della piazza, per il lavoro di preparazione e per la sistemazione in loco (campanile compreso) di quanto approntato. Un grazie anche a coloro che non hanno potuto partecipare di persona per seri motivi, soprattutto se impossibilitati a causa della malattia o dell’età: grazie perchè nella propria casa hanno condiviso la festa, pensando e pregando; di sicuro la loro partecipazione nello spirito ha contribuito a rendere davvero bello questo momento di gioia e di fede. Un grazie da ultimo a tutti coloro che qui sono stati dimenticati. Un grazie si dicono vicendevolmente i preti, mentre ringraziano tutti in questo scritto. Anzi aggiungono: vista la bella esperienza, forse vale la pena continuare a “lavorare” per alcune ricorrenze normali (prima comunione, cresima, anniversari di matrimonio …) e per altre straordinarie (Professione solenne di Suor Ornella, decennio di prete per don Egidio, anniversari vari di ordinazione sacerdotale …).
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