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Verbali del Consiglio Pastorale 2013

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Gennaio 2013    
Febbraio 2013    
     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Febbraio 2013 

Verbale Consiglio Pastorale

 

18 Febbraio 2013

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si riunisce lunedì 18.02.2013, alle ore 21.00 presso il salone della casa parrocchiale per discutere l’ordine del giorno comunicato ai consiglieri in data 09.02.2013.

Sono presenti n. 27 consiglieri.

Assenti giustificati: : Cucchi Marco, Poltini Castoldi Franca, Quattrini suor Maria.

Il segretario ha inviato ai consiglieri il verbale della riunione del 07.01.2013 che viene approvato.

 

Ordine del giorno:

  1. Riflessioni sulla situazione dei gruppi liturgico, missionario e Caritas ed eventuali proposte di lavoro.

 

  1. Varie ed eventuali.

 

Parroco: prima di dare inizio alla discussione vi anticipo due temi che discuteremo nelle Varie in modo che abbiate tempo di pensarci. 1) Il Cardinale chiede almeno due persone per ogni parrocchia presenti a Roma al pellegrinaggio del 1-3 aprile. 2) Don Paolo chiede se accettiamo di preparare una Via Crucis (l’ultima, prima di Pasqua) poiché stanno organizzando Via Crucis itinerante ogni loro parrocchia e l’ultima sarebbe di nostra pertinenza.

La moderatrice Grassi lascia la parola al Parroco poiché non era presente alla Giunta durante la decisione dell’ordine del giorno e quindi è il Parroco che introduce il primo punto.

1)      Riflessioni sulla situazione dei gruppi liturgico, missionario e Caritas ed eventuali proposte di lavoro.

Parroco: se ne era già parlato e quindi ho pensato a questo tema proposto in Giunta. Il gruppo liturgico non è strutturato ma tante persone si danno da fare e questo avviene senza norme vincolanti. Il gruppo Caritas è composto in questo momento da Anna Grassi. Il gruppo missionario come struttura è legato al decanato e da lì partono le proposte; c’è anche il gruppo parrocchiale e fa quanto si fa da tanto tempo: una preghiera mensile, l’attenzione con aiuti fissi e l’attenzione straorinaria fatti di aiuti occasionali. Si può lasciare così la situazione, è un mio scrupolo, e/o modificare: sarebbe bello giungere questa sera ad una decisione di fare qualcosa (ci mettiamo in pari con le altre parrocchie) ma deve valerne la pena sul serio. In concreto si potrebbe riformare il gruppo liturgico, rimpolpare il gruppo Caritas e aiutare il gruppo missionario. Ogni decisione sia fatta nell’ottica del bene della parrocchia: se si cresce in questi tipi di attenzione si accresce anche la fede personale. La struttura deve seguire la regola “non padroni ma servi”.

Polli: le osservazioni del parroco sono le stesse che emergono negli incontri diocesani. Ci si interroga sulla realtà del gruppo missionario (età alta, presenza quasi solo femminile, ecc.): normalmente le esperienze dei giovani non sono legate alla parrocchia. Si dà l’idea di un gruppo chiuso, poco aperto agli altri.

Brezigia: mi occupo da qualche anno della gestione dei chierichetti e ho pensato all’eventuale gruppo liturgico; la prima riflessione riguarda il fatto che se si ha un gruppo esso è per sua stessa natura chiuso. Una proposta potrebbe essere il fare nascere qualche cosa di nuovo ma mi accorgo che nei vari aspetti della liturgia c’è poco dialogo e poco collegamento. Penso che si dovrebbe avere una figura che colleghi i vari aspetti della liturgia e che sarebbe positivo trovare un momento di formazione sul perché si fa una certa esperienza. Riuscire a trasmettere che qualsiasi realtà è aperta a tutti e se si fa fare conoscenza si riesce a permettere un passo di fede.

Scaburri: si potrebbe esporre in bacheca la decisione del Consiglio Pastorale.

Polli: si potrebbe rinnovare il sito della parrocchia con informazioni aggiuntive.

Grassi: vorrei parlare del gruppo Caritas: la storia del gruppo è molto lunga e parte dal congresso “Farsi prossimo”. Fiore all’occhiello è il Centro d’Ascolto oltre a varie altre associazioni che ancora oggi operano nell’ambito del volontariato. Ora manca un momento di confronto tra le realtà nate nella parrocchia e che poi si sono sviluppate da sole. Mi piacerebbe che si riuscisse a lanciare iniziative (momenti, confronto) che possano fare interessare anche i giovani. Noi siamo cresciuti e vorremmo che altri lo facessero. Propongo due fronti di riflessione: - coinvolgimento della parrocchia, - creazione di momenti di educazione.

Vitali: la Caritas ha avuto una lunga storia; a mio parere la Caritas dovrebbe essere cittadina. Il Papa nel punto 4 ha definito il “primato della fede e della carità”. Il Centro d’Ascolto ha avuto 1555 colloqui ed è a livello decanale e ha volontari a livello cittadino. La Caritas ha un’altra importante funzione: la pastorale della carità. Per il gruppo liturgico il Cardinale Martini in “In principio la parola” ha dichiarato che è necessario che la programmazione della liturgia deve essere fatta in maniera appropriata, cioè ognuno deve avere letto e fatto proprio il testo che andrà a leggere.

Grassi: in realtà può essere che una cosa muoia per dare frutti. L’interesse sarebbe di passare il testimone per vedere migliorare la realtà. Ricordo che alcune iniziative erano fatte per sensibilizzare ed educare.

Giglioli: la realtà per i ragazzi di prima media e il mostrare loro il vero volto della parrocchia. Con i bambini bisogna insegnare a fare in modo che apprezzino le piccole cose che danno per scontate; per i bambini è difficile rendersi conto dei poveri.

Pastori: mio figlio ha molto apprezzato l’esperienza delle realtà parrocchiali mostrate nelle testimonianze a catechismo; ne ha parlato in casa con entusiasmo.

Grassi: secondo me, a volte, abbiamo bisogno di ritagliarci un momento in cui riflettere sul nostro prossimo.

Pernatsch: ho avuto l’occasione di portare la testimonianza ai ragazzi di prima media del Consiglio Pastorale e per me è stata una soddisfazione enorme perché ha permesso a me stessa di approfondire alcuni punti e ho visto una grande partecipazione degli stessi ragazzi.

Grassi: sono preoccupata dell’aspetto burocratico che sta assumendo la Caritas decanale dove sembra più importante la forma della sostanza. La carità deve diventare uno stile di vita. Se c’è un responsabile cittadino che si impegna seriamente la realtà funziona altrimenti si hanno difficoltà. Non deve succedere che le riunioni prendano il sopravvento sulla realtà della carità.

Parroco: vorrei richiamare sul punto iniziale: vale la pena di migliorare, rifare o altro la realtà dei gruppi?. Dalle negatività o positività possiamo fare nascere dei gruppi?

Vitali: a mio parere, per il gruppo liturgico, si dovrebbe strutturare il gruppo mentre posso affermare che nel Centro d’Ascolto sentiamo la mancanza del gruppo Caritas.

Uslenghi: mi domando: vale la pena avere il gruppo Caritas?

Grassi: se il fare prevale sull’essere il rischio è il burocratizzare la carità. Il gruppo Caritas ha senso nell’ottica della sollecitazione all’attenzione verso la carità.

Uslenghi: a mio parere serve il gruppo Caritas e serve cittadino.

Parroco: io, provocatoriamente, vedo che la realtà funziona anche senza un gruppo Caritas.

Brezigia: penso che il gruppo liturgico avrebbe bisogno di essere strutturato e aiutato a crescere; potrebbe aiutare a migliorare la S.Messa, poiché spesso non c’è coordinamento tra le varie parti.

Gigliolio: penso che la Messa non debba essere pomposa e il fine ultimo è fare sentire a casa le persone che vi assistono.

Bustreo: il gruppo a mio parere potrebbe essere anche visto nell’ottica del confronto e dell’aiuto reciproco.

Polli: nelle messe solenni è vero che i canti non sono completamente collegati alla liturgia ma posso assicurare che esiste un piccolo sforzo da parte della cantoria di scegliere canti in funzione delle lettere nelle domeniche dell’anno.

Pastori: dopo avere sentito tanti pareri penso che dei gruppi di coordinamento possano essere molto utili.

Cominoli: per quanto riguarda i gruppi sono d’accordo che vadano potenziati. Per il gruppo missionario si pensa sempre al lontano ma ritengo che si dovrebbe avere un’attenzione particolare ai vicini. Quando si va a parlare ai ragazzi del catechismo si nota, generalmente, un riscontro positivo e interessato.

Parroco: ritorno alle domande: sì o no? Se sì, come? Non abbiamo deciso se sì e pertanto non possiamo decidere come.

Grassi: propongo di aggiornare al prossimo Consiglio le risposte alle ultime domande del parroco.

 

2)      Varie ed eventuali.

Parroco: torniamo alle mie iniziali richieste.

Brezigia: chiedo che venga pubblicizzata meglio la richiesta del Cardinale con avviso nelle celebrazioni e richiesta di risposta entro due settimane.

Parroco: la richiesta della Via Crucis prevede la stessa ogni settimana nelle strade e la possibilità di avere l’ultima nella nostra parrocchia.

Il consiglio non approva la proposta.

Brezigia: propongo di chiedere che la Via Crucis cittadina termini in Chiesa di San Pietro per i 250 anni.

Vaghi: la Scuola Media Europea ha un problema di spazio poiché i locali dove si trova ora dovranno essere abbandonati per questioni di sicurezza. La richiesta è di potere occupare alcune aule dell’oratorio dalle ore 8.30 alle 12.30, poi pausa pranzo e quindi fino alle ore 16.30; la necessità è di una aula segreteria- professori fissa mentre per le tre relative alle classi i bambini sono già abituati a sgomberare una volta finite le lezioni.

Parroco: da parte mia ho remore a fornire un tale ambiente ad una struttura fissa.

Don Egidio: se era un’emergenza limitata nel tempo poteva essere fattibile ma per una soluzione definitiva non concordo.

Giglioli: dalla mia esperienza personale posso dichiarare come la gestione di una scuola sia molto complessa.

Bustreo: in base all’incontro con don Samuele Marelli volevo sapere se ci sono novità sull’introduzione di un adulto nella catechesi delle medie e delle superiori.

Don Egidio: non è nella nostra realtà e non ne sentiamo la necessità; non è un problema che ritengo importante e la mia scelta è stata diversa.

Parroco: concludo con due sottolineature: 1) relazione con la parrocchia per cercare di conoscere il più possibile gli appuntamenti normali della parrocchia per condividerli il più possibile e darne valore. 2) relazione tra noi componenti del Consiglio Pastorale per conoscere chi siamo, come viviamo sfruttando le opportune occasioni.

Il Consiglio termina alle ore 23.15.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  Gennaio 2013 

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si riunisce lunedì 07.01.2013, alle ore 21.00 presso il salone della casa parrocchiale per discutere l’ordine del giorno comunicato ai consiglieri in data 02.01.2013.

Sono presenti n. 23 consiglieri.

Assenti giustificati: : Baiunco Paola, Bolchini Daniela, Cipressi Rocco, Mantegazzini Ester, Morgantini Elena, Vitali Giuseppemario.

Assenti non giustificati: Gomez de Sancedo Claudia Lorena.

Il segretario ha inviato ai consiglieri il verbale della riunione del 05.11.2012 che viene approvato.

 

Ordine del giorno:

  1. Relazione del lavoro svolto dalla Commissione per le celebrazioni in occasione del 250° anniversario di costruzione della chiesa parrocchiale.

 

  1. Osservazioni e riflessioni soprattutto in vista dell’incontro pubblico di domenica 13.01, relativo al punto 1.

 

  1. Varie ed eventuali.

 

La moderatrice Grassi , coadiuvata dal Parroco, prende la parola per illustrare l’ordine del giorno e dare inizio alla discussione.

1)      Relazione del lavoro svolto dalla Commissione per le celebrazioni in occasione del 250° anniversario di costruzione della chiesa parrocchiale.

 

Parroco: vedo nelle celebrazioni in oggetto una grande occasione di crescita comune per tutti; a mio parere deve essere un modo per fare un passo in avanti nella fede; mi aspetto un’attenzione dei componenti il Consiglio Parrocchiale nei confronti di queste celebrazioni nell’ottica di una condivisione del progetto anche se in piena e assoluta libertà di appoggiare o no lo stesso progetto in modo schietto.

Brezigia: in questi mesi abbiamo cercato di rielaborare il calendario sulla base delle osservazioni del precedente Consiglio Pastorale. Gli obiettivi che ci prefiggiamo sono i seguenti:

-          Cercare di evitare un ricordo del monumento

-          Focalizzare l’aspetto della comunità che si ritrova nella chiesa

-          Festeggiamento da parte di tutta la comunità che verrà richiamata a partecipare a qualcosa di nuovo che raramente si fa

Il calendario è il seguente:

-          Martedì 26.03 : anniversario della benedizione nel 1763. Sarà il martedì della settimana santa e ci siamo posti il quesito se fosse corretto o no predisporre qualcosa per questa data, poi abbiamo pensato a una Messa la sera da condividere con tutta la città al posto delle confessioni  che solitamente si svolgono in chiesa

-          Venerdì 12.04 : Open day della chiesa.  Giglioli: dopo varie ipotesi ed idee abbiamo concordato con don Luigi una introduzione sulla storia della chiesa alle ore 21.00 e poi la visita guidata alla chiesa con postazioni e persone che spiegano in dettaglio. Nel percorso di catechismo dei bambini si è pensato di individuare una parte della chiesa di cui svolgere un approfondimento alla luce del differente percorso delle varie età

-          01.05, 19.05, 26.05 : sono le date della Comunione, della Cresima e degli anniversari dei matrimoni. Si potrebbe far stampare un piccolo segnalibro di ricordo per i bambini e di qualcosa per i matrimoni. Il 26.05, dopo la celebrazione della Messa, si potrebbe inaugurare una mostra fotografica sulle foto della nostra chiesa negli anni (con foto dei parrocchiani).

-          Domenica 05.05 : pellegrinaggio alla tomba del Cardinale Martini. Uslenghi : queste date sono una traccia per l’incontro di domenica 13.01 e vorremmo sviscerarle nell’incontro stesso. Per quanto riguarda la visita alla tomba del Cardinale Martini si potrebbe poi coniugare con una visita guidata del Duomo e in seguito una eventuale sosta presso un oratorio di Milano.

-          Sabato 08.06 : festa popolare sulla piazza della chiesa. È la prima domenica dopo la fine della scuola e dovrebbe essere una data abbastanza libera per tutti. Si è ragionato di fare una rappresentazione dei lavori antichi comparati ad oggi.

-          Domenica 23.06 : proposta di un recital (ad esempio Forza venite gente). È la domenica prima della festa di San Pietro e si pensa ad una integrazione con attività dell’oratorio e ad un rinfresco finale.

-          Domenica 30.06 : festa di San Pietro. Si pensa alla festa liturgica con Santa Messa solenne e possibilità di avere in presenti tutti i sacerdoti che sono passati nella nostra parrocchia. Al termine un pranzo e una eventuale lotteria. Alla sera processione che speriamo molto partecipata. Al  pomeriggio possibilità di presentare il concorso d’arte il cui tema verrà deciso in seguito. Bustreo : il concorso verrà indetto nei prossimi mesi; la premiazione potrebbe essere fatta in occasione della festa dell’oratorio. Si è pensato che potrebbe essere occasione per fare un logo per la chiesa. Un’ulteriore proposta è data dalla possibilità di un annullo filatelico per l’occasione in collaborazione con il gruppo filatelico abbiatense. Ci auguriamo in un addobbo particolare della chiesa .

Don Luigi ha suggerito di portare presso tutte le famiglie della parrocchia un pieghevole con la storia della chiesa, arricchito da fotografie, e il programma completo di tutte le manifestazioni.

-          Domenica 28.09 : festa dell’oratorio. Proponiamo e ci rendiamo disponibili per organizzare la benedizione della cappellina dell’oratorio (serve un vescovo) come segno di continuità con quella della chiesa.

-          Martedì 12.11 : 85° compleanno di don Luigi. Si potrebbe considerare la possibilità di festeggiare particolarmente questa ricorrenza.

 

2)      Osservazioni e riflessioni soprattutto in vista dell’incontro pubblico di domenica 13.01, relativo al punto 1.

Grassi: mi permetto di fare un paio di domande: lotteria e pesca di beneficienza in contemporanea ? Non potrebbero essere le opere in concorso i premi della lotteria ?

Brezigia: a quest’ultimo punto avevamo pensato ma poi si è scartata la possibilità perché non sappiamo che cosa ci arriverà.

Scaburri: è possibile un’eventuale asta per finanziare i lavori della chiesa ?

Brezigia: Marini con la Fondazione per l’abbiatense farebbe una mostra di oggettistica relativa alla nostra chiesa. Per pubblicizzare gli eventi è stata creata una pagina di Facebook.

Grassi: a mio parere manca un momento in cui la comunità venga interrogata sul perché di queste celebrazioni: sia una grande festa ma facciamo attenzione che raggiunga lo scopo ultimo indicato all’inizio. Una seconda perplessità riguarda il venerdì con l’Open day.

Giglioli: da parte mia, pur facendo parte della Commissione, mi chiedo se non ci sia troppa carne al fuoco anche se con tante iniziative e così varie si spera di arrivare a tanti.

 Brezigia: il programma è pensato perché sia possibile a tutti la partecipazione e possa essere vissuto da tanti  anche non necessariamente per tutti i momenti.

Cuneo: io ho molta perplessità sulla data del 23.06 per il recital perché penso sia una data difficile per i ragazzi.

Uslenghi: per il recital ho avuto adesioni appena si è sparsa la voce. Per quanto riguarda  a livello generale da parte mia penso che si debba puntare in alto per fare entrare più persone possibili.

 Grassi: vedo le date del 23.06 e del 30.06 come antitetiche, preferirei che fossero accorpate.

Parroco: è possibile pensare di accorpare la sera del 29.06, organizzata dagli Amici del Palio, con la festa attuale ?

Cuneo: io penso che possa essere occasione di buttare il sasso per riallacciare il rapporto con persone che tutto sommato sono partite dall’oratorio.

Caldarola: un’organizzazione che racchiuda e colleghi le iniziative potrebbe essere la Pro Loco.

Masperi: potrebbe essere un problema il fatto che la piazza sarà occupata dal cantiere per almeno 2/3 dello spazio.

Parroco: il cantiere non sarà un problema ed eventualmente si userà una sistemazione differente dalla piazza.

Cuneo: porto a conoscenza che è stato aperto l’ufficio turistico abbiatense e magari potrebbe essere una possibilità di fare conoscere i progetti.

Parroco: richiamo al cammino di fede e facciamo in modo che questa sia il motivo per cui lo facciamo. Non sentitevi, chi collabora e ch no, differenti e fate in modo che il collaborare o non sia motivo di distacco. Se vale la pena di fare qualcosa di nuovo va visto nell’ottica dello stile. Ciò che pesa davvero nella nostra è che le persone in parrocchia stanno bene. Sottolineo alcuni punti relativi al programma: la Messa del martedì è difficile da introdurre e preferirei che fosse spostata alla Domenica delle Palme con un richiamo alla data del 26.03; ricordiamo ai ragazzi la bellezza dell’andare in chiesa e sfruttiamo il momento dei ragazzi in chiesa; nella mostra fate in modo che si percepisca la vista dei bei momenti che ci possono essere in chiesa; la visita alla tomba del Cardinale Martini sia finalizzata all’andare in Duomo; vi chiedo di considerare importanti, formativi e da utilizzare il mese di maggio, il triduo di San Pietro e i momenti di incontro con i genitori per i sacramenti.

Polli: mi sembra che ci sia tepore nei confronti della manifestazione.

Pastori: secondo me domenica si dovrebbe esprimere cosa si vuole fare senza date precise ma si punti ad illustrare le idee.

Don Egidio: domenica penso che sia giusto che il gruppo deciderà la singola modalità di fare le cose.

Sacchetto: mi auguro che l’entusiasmo mostrato dai componenti la Commissione nel preparare tutto il programma non venga influenzato dall’incontro di domenica, che potrebbe anche non essere secondo le aspettative, poiché alcune persone che parteciperanno avranno bisogno di tempo per ragionare su tutto quanto verrà proposto. È importante che siate da traino continuo per tutti.

  

3)      Varie ed eventuali.

Non risultano varie ed eventuali.

Il Consiglio termina alle ore 23.10.