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Parrocchia San Pietro - Abbiategrasso (MI) - Corso San Pietro 64 - 0294967330 - parrocchia@sanpietro.cc

 

 

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Verbali del Consiglio Pastorale 2012

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 11 Gennaio 2012

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si riunisce lunedì 11.01.2012, alle ore 21.00 presso il salone della casa parrocchiale per discutere l’ordine del giorno comunicato ai consiglieri in da 30.12.2011.

Sono presenti n. 26 consiglieri.

Assenti giustificati: Baiunco Paola, Cipressi Rocco, Cucchi Marco, Mantegazzini Ester.

Il parroco comunica ai presenti che Carrieri Luigi ha rinunciato alla nomina di consigliere e che viene nominata la Sig.ra Gomez de Sancedo Claudia Lorena, presente al Consiglio.

Il segretario legge il verbale della riunione del 21.11.2011 che viene approvato.

 

Ordine del giorno:

 su Nell’anno dedicato alla famiglia, riteniamo importante soffermare la nostra attenzione su questa tematica.

Per questo incontro vi chiediamo di contribuire con:

  1. osservazioni e riflessioni sulla realtà delle famiglie nella nostra comunità;

  2. proposte per lavorare su questo tema a partire da quanto emergerà;

  3. varie ed eventuali

 

Moderatrice Grassi: abbiamo cercato di recepire la raccomandazione del parroco dello scorso Consiglio sul fatto di scegliere tematiche che non si esaurissero nell’arco di una sola riunione, ma che permettessero una discussione più ampia e soprattutto facessero scaturire una modalità di lavoro. A questo proposito, essendo l’anno dedicato alla famiglia, si è pensato di proporre il tema della famiglia secondo i seguenti due punti dell’ordine del giorno.

Sollecito a fare proprie osservazioni sul primo punto dell’ordine del giorno.

1)      Osservazioni e riflessioni sulla realtà delle famiglie nella nostra comunità

Parroco: riflettendo sull’argomento mi è apparso estremamente grande e inviterei a scambiarci liberamente i nostri pensieri, giudizi, impressioni senza timore di dovere giustificare i nostri discorsi.

Scaburri: aspetti positivi e negativi sono legati, a mio parere, alla situazione attuale e possono essere non precisamente corretti.

Vitali: noi come comunità cristiana al Centro di Ascolto vediamo spesso famiglie disgregate; attualmente la tragedia è la perdita del lavoro, soprattutto per le persone vicine ai 50 anni. Se il compito della Chiesa è soprattutto quello religioso, non si può certo dimenticare anche le problematiche di vita quotidiana. Vorrei ricordare inoltre le famiglie extracomunitarie che sono presenti da parecchi anni in città e che prima di adesso non avevano mai usufruito del nostro servizio, a conferma della gravità della situazione.

Poltini: vi voglio rendere partecipi di alcuni esempi a cui ho prestato attenzione. Un signore, piccolo imprenditore, che ha raccontato come la perdita del lavoro abbia fatto generare problemi in famiglia; una signora ha perso tutto quanto aveva a causa del lavoro e si è rivolta a noi disperata.

Parroco: queste esperienze dovrebbero essere maggiormente “pubblicizzate” per fare in modo che siano sensibilizzate quelle persone che non hanno attualmente problemi economici e che potrebbero essere di aiuto.

 su Vitali: a breve sarà visibile su La Pietra la relazione del Centro d’Ascolto in cui sarà evidente come sia grave la situazione.

Uslenghi: mi sembra che il lavoro sia considerato troppo importante e forse ci sta facendo sviare il discorso originario; a mio parere è importante fare risaltare come tante famiglie stiano cercando di entrare nell’ambito oratoriano.

Pastori: anche io concordo con il fatto che la mancanza di lavoro possa portare gravi problemi in una famiglia.

Giglioli: vorrei segnalare un incontro che ho fatto nei giorni passati e che mi ha estremamente colpito: due signore parlavano della cena di fine anno all’oratorio ponendo in risalto oltre alla bella serata anche il fatto che sia stata per alcuni una possibilità di aggregarsi a basso prezzo.

Cominoli: mi aggancio a quanto detto da Silvana per dire che se le persone che sono venute in Oratorio per motivi economici hanno trovato un ambiente accogliente potrebbero tornarci in altri momenti. L’attenzione verso chi ci è vicino è fondamentale. Nel mio passato c’era più vicinanza tra le famiglie: ora mi sembra che abbiamo peggiorato sotto questo aspetto.

Polli: io penso che questa crisi possa fare scoprire valori essenziali e quindi che dobbiamo avere ugualmente fiducia pur in periodo come questo. La nostra parrocchia è a conoscenza di cosa sta succedendo? Mi piacerebbe che si potesse avere una fotografia della situazione.

Bustreo: che cosa può fare la Parrocchia per la famiglia? Penso che sia difficile unire tanti realtà famigliari diverse e quindi trovo che la cena o il pranzo, come all’interno delle nostre famiglie il momento dell’incontro, possa essere un importante momento di aggregazione. Inoltre vedo che la Caritas è sempre vista come punto del bisogno: mi piacerebbe che fosse anche vista come punto di offerta, da parte di chi ha meno problemi, verso quel bisogno.

Grassi: mi sembra che sia emerso come la miseria porta disgregazione se non ci sono le basi ma che, nonostante tutto, possa essere fonte di ricchezza. Dobbiamo trovare i mezzi e i modi per fare in modo che alcune famiglie siano aiutate a costruirsi su un terreno solido.

Parroco: dove c’è un legame solido, bello e forte spesso la difficoltà aiuta a rafforzarlo.

 su Gomez: bisogna che si aiuti gli sposi a ripensare alla promessa che si è fatta davanti a Dio. La fede può essere diga alle difficoltà.

Giglioli: propongo ora un altro aspetto della tematica della famiglia e cioè l’educazione dei figli: mano a mano che l’età aumenta l’educazione può essere causa di problemi grandi.

Parroco: nei battesimi si vedono alcune situazioni molto contorte che sono uno specchio della realtà e di cui dobbiamo imparare a tenere conto.

Pastori: momenti come questo fanno filtrare e rafforzare; i soldi spesso possono rafforzare a nascondere i problemi della famiglia e quindi mi trovo in accordo con il fatto che, forse paradossalmente, la crisi può aiutare.

Sacchetto: vorrei essere un po’ provocatorio: la Chiesa é pronta ad affrontare la situazione attuale della famiglia? Come piccolo esempio, ricordo che lo scorso anno parecchie famiglie al momento di cercare il padrino o madrina per la Cresima per il loro figlio o figlia hanno avuto problemi a trovarne di compatibili con le caratteristiche richieste.

 Brezigia: stavo riflettendo sulla situazione attuale e mi è sorta questa riflessione: stiamo dando le colpe alle coppie di oggi, ma non è che forse la generazione passata non ha trasmesso valori corretti all’attuale generazione. Sono figli di genitori di 20/30 anni fa; non è solo un problema di attualità delle persone.

 su Vaghi: a mio parere non è solo questione di crisi; ritengo che si sia persa un po’ di capacità di soffrire e di metterci in discussione. Sono i valori che sono entrati in crisi.

Uslenghi: probabilmente sono un inguaribile ottimista ma penso che, nonostante tutto, la situazione non sia così nera come potrebbe sembrare a prima vista e comunque noi siamo chiamati a essere di esempio in certi ambiti.

Porta: a mio parere la famiglia è addirittura più presente di quanto accadeva in tempi passati a dispetto di quello che si potrebbe pensare. Prima il rapporto genitori/figli era meno diretto di quanto non lo sia oggi.

Morgantini: sono d’accordo con questo pensiero ma prima c’era maggiore rigidità nell’ambito religioso e questo portava ad imparare i valori.

Polli: mi è piaciuto l’intervento di Brezigia anche se sono un difensore del 68. Io insisterei sulla confusione del rapporto e dei ruoli tra genitori e figli, troppo amichevole: è necessario che ognuno riprenda possesso del proprio ruolo.

Bustreo: chi non ha fatto sacrificio nella propria vita non sa rinunciare in tempi come questi ed entra più facilmente in crisi. La mia famiglia non era presente in Oratorio ma mi è stata comunque di grande esempio; penso che ognuno faccia la propria parte secondo il proprio meglio.

 su Parroco: le famiglie belle possono essere di aiuto per le altre che hanno problemi: dobbiamo essere pronti a cogliere ogni stimolo.

Cuneo: nei primi anni di matrimonio siamo stati molto aiutati dal gruppo giovani famiglie e penso che tale esperienza potrebbe essere da riproporre o almeno da pensarla come esempio.

Brezigia: chiedo al segretario se sia possibile conoscere il verbale prima del prossimo incontro in modo da non perdere quanto è uscito questa sera.

Sacchetto: accetto volentieri la richiesta concernente il verbale e farò in modo di inviarlo appena pronto.

La moderatrice Grassi, considerando l’orario, propone di rinviare il punto 2 dell’ordine del giorno al prossimo incontro e tale richiesta viene accolta all’unanimità.

 

3)      Varie ed eventuali

Cominoli consegna ai consiglieri il verbale del Consiglio Pastorale Decanale del 01.12.2011 e ne espone i punti principali attraverso lettura.

 

Il Consiglio termina alle ore 22.50.

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 6 Febbraio 2012

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si riunisce lunedì 06.02.2012, alle ore 21.00 presso il salone della casa parrocchiale per discutere l’ordine del giorno comunicato ai consiglieri in data 27.01.2012.

Sono presenti n. 25 consiglieri.

Assenti giustificati: Bustreo Sonia, Cominoli Antonio, Mantegazzini Ester, Pastori Paolo, Scaburri Luigi.

Il segretario ha inviato ai consiglieri dotati di posta elettronica il verbale della riunione del 11.01.2012 che viene approvato.

Il consigliere Vitali chiede cha anche ai non possessori di posta elettronica venga consegnato il verbale e tale richiesta viene immediatamente accettata.

 

Ordine del giorno:

Come deciso nello scorso incontro vi chiediamo di contribuire con:

  1. Proposte per lavorare su quanto emerso, lasciando spazio ad altre eventuali osservazioni e riflessioni sull’argomento;

  2. varie ed eventuali

 Moderatrice Grassi: i componenti della Giunta si sono consultati e hanno deciso di affrontare il punto 2 dell’o.d.g. del precedente Consiglio Pastorale in quanto non affrontato.

Sollecito a fare proprie osservazioni su tale tema.

1)      Proposte per lavorare su quanto emerso, lasciando spazio ad altre eventuali osservazioni e riflessioni sull’argomento

Parroco: sono felicemente meravigliato della vostra presenza date le condizioni meteorologiche e ricordo che non è necessario concludere operativamente ma è importante continuare nella direzione intrapresa la scorsa volta.

Suora: avvalendomi dell’esperienza scolastica, un’emergenza che riscontriamo è la separazione nella famiglia che influisce fortemente nell’educazione dei figli; durante tale periodo i genitori mettono al centro loro stessi e non i figli che avvertono tale situazione assolutamente in negativo. Si devono aiutare i genitori a ragionare sulla loro crisi e cosa comporta essa per i loro figli. I genitori si giustificano dicendo che i figli hanno capito ma ciò non è assolutamente vero. I bambini hanno bisogno della famiglia e non si tratta di una particolare età perché ho esperienza personale di diverse età e ho sempre riscontrato situazioni simili. Se si riesce a conoscere situazioni di genitori con coppia in crisi dobbiamo sforzarci di aiutarli a parlare con i figli e a riflettere sulle conseguenze delle loro scelte.

 su Bolchini: mi collego con facilità con quanto sentito: nel catechismo stiamo affrontando la tematica della confessione. Una bimba di 4° ha posto in evidenza il problema di genitori che litigano di fronte ai figli: la discussione ha coinvolto, a vario titolo, 15 bambini del gruppo di catechismo. Anche personalmente vivo una situazione di vicinanza di una coppia in crisi. Ritengo che abbia molta importanza il tema economico-finanziario nei rapporti di coppia e spesso è arma di discriminazione all’interno della stessa coppia.

Cipressi: da sempre penso che la situazione economica influisca perché ricordo che da bambino c’era una situazione simile.

Bolchini: un’altra considerazione che mi sento di fare è ricordarsi di quanto sia importante fermarsi ad ascoltare chi si trova in difficoltà. Nell’ambito delle famiglie fino a quando i bambini sono piccoli si hanno problemi piccoli, quando i figli diventano grandi si possono avere problemi grandi anche in famiglie “normali”.

Uslenghi: personalmente guardo il bicchiere mezzo pieno. Porto l’esempio di una famiglia con 4 figli e 3 padri diversi: sono rimasto sorpreso di come una situazione di questo tipo possa dare felicità ad un padre (l’ho visto sereno e felice). Concordo che nella realtà ci siano problemi molto seri ma alcune volte ci sono esempi che riempiono lo stesso il cuore. La crisi non è solo di adesso: basti pensare a inizio secolo o dopoguerra.

Grassi: l’esempio ora raccontato mostra come alcune volte le giovani coppie fondino la propria forza sull’emotività o sulla fiamma iniziale. Manca alle coppie il ricordo delle promesse fatte e non c’è abitudine al dialogo.

Brezigia: mi sembra che tutti rilevino una mancanza di ascolto per le coppie e per le famiglie. Non conosco realtà parrocchiali o diocesane di questo tipo. Bisognerebbe cercare di organizzare qualcosa di diretto: chi ha problemi non partecipa alla giornata della famiglia. Sarebbe da organizzare una settimana delle missioni su questo tema a livello parrocchiale e/o cittadino. Sfruttare l’incontro mondiale è una realtà da non perdere.

Morgantini: in questa famiglia così lontana dalla fede cosa spinge questi genitori a fare battezzare i figli? Vorrei sperare che affidare a Dio il figlio sia l’intento anche se non si sa bene cosa significhi.

Giglioli: penso che forse per lo stesso motivo parecchi genitori chiedono i sacramenti per i figli. Dicono di non credere ma portano i loro morti in Chiesa: può forse voler dire che in un angolo c’è il Signore? Penso che si possa affermare che siamo nell’era del tutto e subito.

Gomez: dobbiamo aiutare le giovani coppie noi che abbiamo maggiormente chiaro il senso del nostro matrimonio: dobbiamo mettere un seme di fede.

Uslenghi: mi permette di fare una domanda un po’ provocatoria: è giusto che accettiamo i figli portati così superficialmente, senza particolare entusiasmo?

Brezigia: so che in altre parrocchie, per fare passare la voglia di assolvere un particolare precetto hanno allungato il cammino di catechismo. Lo scopo è stato quello di “scoraggiare e stancare” le famiglie che non hanno molta convinzione.

Giglioli: la fede è vivere la propria vita con la propria famiglia. Ho esperienza di una figlia che ha raccontato del grande amore che la madre, morta da poco, ha riversato per la propria famiglia pur al di fuori della vita della Chiesa.

 su Pernatsch: ho esperienza personale molto vicina alla mia famiglia di una situazione difficile che imbarazza la persona stessa. Mi ha affidato la figlia e io come madrina voglio far germogliare quel seme di fede di cui si parlava prima.

Bolchini: mi ritrovo in questa ultima testimonianza e ho esperienza di persone che hanno superato l’imbarazzo di una situazione difficile. Auguro anche a Paola possa capitare una tale situazione.

Vitali: non vorrei entrare nei singoli casi ma è importante che la comunità faccia ascolto senza giudicare. Spesso emerge la ricchezza quando si riesce a non giudicare ma ad ascoltare. Comprendiamo che siamo all’interno di una realtà da cui possiamo ricevere molto ascoltando. Se ci basiamo sul Vangelo ci rendiamo conto che Dio ha ascoltato molto.

Polli: concordo pienamente con quanto si è detto: ascoltare e cogliere i segnali che ci vengono forniti senza giudicare. Vorrei fosse maggiormente esplicitata la sofferenza che attanaglia alcune coppie in situazioni difficili. Per alcuni è grande la rinuncia all’Eucaristia e forse questa lontananza non è data da Dio ma dagli uomini.

Uslenghi: penso che questa ultima affermazione sia molto forte e da parte mia poco condivisibile.

Parroco: la volta scorsa erano emersi due ambiti: situazione economica difficile e situazione di relazione e di fede. Il sogno che ho sempre è questo: vorrei che crescessero famiglie contente di essere famiglie belle e semplici. Dove emergono delle disgregazioni ci sia la forza di ricostruire: diventano fortezze quando riescono. In un modo o nell’altro spero e sogno che mantengano un’immagine di Dio. Dobbiamo avere presente e chiaro il progetto di Dio: una sola carne lasciando padre e madre. Riguardo alla tematica dei divorziati ricordo come una coppia di divorziati possa essere esempio del progetto di Dio a tre condizioni: 1) ci sia una relazione stabile, 2) non sia di scandalo la loro modalità di vita, 3) vivano la loro relazione da fratello e sorella.

Cuneo: un piccolo passo potrebbe essere una maggiore attenzione verso il corso fidanzati: penso che si debba puntare per far sorgere il famoso seme.

Brezigia: chiedo informazioni su come avviene il cammino per il Battesimo.

Parroco: l’idea sarebbe l’accompagnamento pre e post battesimo fino all’iniziazione cristiana. Nella nostra parrocchia avviene un incontro con la coppia da parte del parroco. In altre parrocchie c’è abitudine di un incontro con una coppia oltre a uno o due incontri con il parroco.

 2)      Varie ed eventuali

Cipressi: ho avuto una richiesta da parte di una coppia di terza età di un incontro in Quaresima.

Cucchi: consegno il volantino della “Carovana per le famiglie” ad Abbiategrasso il 04.03 e si svolgerà al quartiere Fiera.

Gomez: la prima domenica del mese c’è la Messa in spagnolo e don Alessandro ha presentato un volantino con tre incontri. Lo scopo è l’incontro tra famiglie italiane e straniere come esempio pilota qui ad Abbiategrasso; i primi due saranno il 04.03 e 11.03 dalle 17.00 alle 19.00.

 Il Consiglio termina alle ore 22.45.

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 5 marzo 2012

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si riunisce lunedì 05.03.2012, alle ore 21.00 presso il salone della casa parrocchiale per discutere l’ordine del giorno comunicato ai consiglieri in data 28.02.2012.

Sono presenti n. 25 consiglieri.

Assenti giustificati: Cucchi Marco, Grassi Anna Maria, Porta Cristina, Uslenghi Luigi, Vitali Giuseppemario.

Il segretario ha inviato ai consiglieri dotati di posta elettronica il verbale della riunione del 06.02.2012 che viene approvato.

 

Ordine del giorno:

  1. Facendo riferimento all’esperienza personale indichiamo valori, momenti e strumenti che possano contribuire a far nascere e crescere una “bella” famiglia;

  2. Eventuale proposta di approfondimento di un punto preciso della vasta tematica famigliare

  3. Varie ed eventuali

 

Essendo assente la moderatrice Grassi , il segretario prende la parola per illustrare l’ordine del giorno e dare inizio alla discussione.

1)      Facendo riferimento all’esperienza personale indichiamo valori, momenti e strumenti che possano contribuire a far nascere e crescere una “bella” famiglia

Parroco: vi invito a dare la vostra presentazione personale di valori, momenti e strumenti.

Baiunco: a volte gli adulti non hanno voglia di impegnarsi con i propri figli già grandi: c’è più difficoltà di gestire le famiglie dei nostri figli.

Mantegazzini: a causa del lavoro molto spesso vengono trascurati i figli.

Cominoli: la vicinanza e l’attenzione erano presenti anche nella mia esperienza da piccolo; da noi non vedo più questo mentre nel meridione ho visto questo pochi anni fa. Quando c’era un problema serio la famiglia si riuniva e si faceva fronte comune contro il problema.

Pastori: è diversissimo da prima: ora alcune volte queste situazioni faticose hanno l’effetto contrario; si fanno le cose che sono più facili trovandosi a litigare. È difficile anche chiedere scusa. Dentro nella famiglia può succedere lo stesso problema anche se il mio esempio era verso rapporti tra famiglie.

Cuneo: ho visto tante aziende agricole disgregarsi per problemi tra fratelli in seguito ai matrimoni, quindi con le cognate e soprattutto per banalità. Lo sforzo deve essere rivolto alla cura dei rapporti delle relazioni.

 su Parroco: questi esempi possono essere visti in positivo mostrando cosa curare e come prestare attenzione all’altro.

 Cominoli: una famiglia arriva in un paese nuovo: è una famiglia con quattro figli di cui due con problemi. Problemi a scuola, petizione a scuola per mandarli via: dove sono le famiglie accoglienti o comprensive verso una situazione problematica?

Pastori: ho esperienza simile a quanto mostrato in questo esempio : non so rispondere al problema dell’altro ma sono preoccupato per la mia famiglia.

Giglioli: quello che si vive in famiglia si porta anche fuori; spesso è da privilegiare la riglessione all’istinto. In alcuni esempi a scuola mi è chiara questa affermazione : “la famiglia è esempio per i comportamenti dei figli”.

Parroco: cosa si deve fare per trasmettere il positivo ai propri figli? Ho un esempio dato dall’esperienza di una donna che ha saputo aggregare le figlie e le famiglie che sono arrivate.

Castoldi: nel momento della morte la sua figura ha avuto la riconoscenza dei propri famigliari.

Cuneo: perché differenze tra fratelli pur se cresciuti nella stessa famiglia? Io e mio fratello siamo così.

Parroco: io non ho una risposta scientifica ma penso che siano legate a momenti personali.

Castoldi: attraverso gli esempi positivi riusciamo a vivere in modo positivo la nostra vita.

Parroco: se il mangiare assieme può essere fondamentale allora devo fare di tutto per farlo e se non riesco a farlo ma ne ho la tensione allora è ugualmente positivo.

Baiunco: la difficoltà di avere persone in famiglia ci porta a sforzarci  di avere rispetto verso gli altri.

Brezigia: la difficoltà che sta trovando la Diocesi nell’accoglienza per le famiglie forse può essere una risposta a quanto si sta dicendo stasera.

Suora: le differenze con la Giornata Mondiale della Gioventù è che la erano giovani con certe esigenze mentre qui arrivano famiglie con esigenze completamente diverse.

Bolchini: anni fa ho ospitato due ragazzi di Taizè ma allora era facile coni giovani; per le famiglie trovo sia molto più difficile perché mi  pongo il problema di cosa offrire loro .

Polli: io non sono d’accordo perché siamo arrivati nella mia famiglia alla decisione di ospitare; ci sono diverse modalità di dare ospitalità e mi sento di tirare le orecchie ai nostri preti che non stanno spiegando compiutamente la situazione. Possono essere occupati alcuni spazi della Parrocchia per questa occasione?

 su Magistrelli: concretamente penso che ci siano problematiche organizzative reali anche importanti.

Bustreo: se fossi famiglia ospitata e sapessi che la famiglia ospitante ha fatto di tutto per accogliermi sarei orgogliosa e riconoscente. Ieri ho partecipato all’incontro per le famiglie organizzato dalla Diocesi: sono capitata in un gruppo del Salvador e tra loro hanno perso alcune tradizioni (esempio il Lei in famiglia): importante è mantenere i valori e il legami.

Gomez: se in una giornata non ci si ricorda cinque minuti di Dio, a mio parere è una giornata buttata via.

Sacchetto: nella mia famiglia abbiamo stabilito che durante la cena il televisore rimane spento e ci si racconta quanto successo durante la giornata: penso che dedicare il momento più importante della giornata, quello in cui tutti sono presenti, rappresenti un’importante assolutamente fondamentale nella crescita di tutti. Da piccolo ho vissuto fino ai sei anni presso mia nonna e i miei zii in Emilia, per problemi di lavoro dei miei genitori : era una grande famiglia formata dalle due diverse famiglie dei miei zii ed è stata un’esperienza fondamentale per la mia vita perché mi ha mostrato realmente la possibilità di convivere pur essendo in tanti e tanto diversi.

Gomez: la mia esperienza personale ha visto mia madre qui in Italia e noi piccoli con mio padre in Ecuador. La telefonata mensile era un rito a cui non avremmo rinunciato per niente al mondo. Mia madre non mi era vicina fisicamente ma con il pensiero e con il cuore. Ringrazio Dio perché ho questa famiglia e ammiro mia madre e mio padre che ora sono insieme con mia madre che accudisce mio padre malato.

Sacchetto: all’interno della Giunta ci siamo chiesti se possa essere di interesse approfondire qualche aspetto della tematica della famiglia e pertanto vi invito a passare al secondo punto dell’ordine del giorno.

2)      Eventuale proposta di approfondimento di un punto preciso della vasta tematica famigliare

Parroco: la cura della relazione estesa a tutta la famiglia, non solo a marito e moglie. La relazione coniugale è un uscire da se stessi per fare un dono all’altro nell’ottica di fare fiorire il bene nell’altro sotto la luce del Signore. La cura della quotidianità o dei momenti importanti, come feste o altro, deve essere perseguita con decisione. Per ognuno il punto di partenza può essere diversissimo: dal corso fidanzati, al matrimonio, al momento della morte di qualche parente.

 su Cuneo: la nascita del mio primo figlio è stato il momento più bello ma anche il più critico della mia vita coniugale: l’aiuto alle giovani famiglie penso sia fondamentale e risulti importante da focalizzare.

Morgantini: l’esperienza appena descritta penso debba essere considerata un grande momento di ringraziamento.

Masperi: può essere un momento di rafforzamento e di fede nella provvidenza.

Bustreo: a volte può succedere che sia un momento destabilizzante.

Parroco: è difficile trovare le modalità corrette di aiuto.

3)      Varie ed eventuali

Cominoli: vi presento la relazione del Consiglio Pastorale Decanale del 16.02.2012.

Parroco: da parte mia sento grande la preoccupazione che cresca la passione per l’attenzione alle famiglie da accogliere.

Il Consiglio termina alle ore 23.05.

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  7 maggio 2012 

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si riunisce lunedì 07.05.2012, alle ore 21.30 presso il salone della casa parrocchiale per discutere l’ordine del giorno comunicato ai consiglieri in data 26.04.2012.

Sono presenti n. 26 consiglieri.

Assenti giustificati: Cucchi Marco, Giglioli Frigerio Silvana, Mantegazzini Ester, Don Egidio.

Il segretario ha inviato ai consiglieri il verbale della riunione del 05.03.2012 che viene approvato.

 

Ordine del giorno:

  1. Giovani sposi:

-          esperienze, riflessioni, osservazioni riguardo questo momento della vita coniugale

-          proposte per la Parrocchia sulla base di quanto emerso.

 

  1. Varie ed eventuali

 

La moderatrice Grassi , coadiuvata dal Parroco, prende la parola per illustrare l’ordine del giorno e dare inizio alla discussione.

1)      Giovani sposi :

-           esperienze, riflessioni, osservazioni riguardo questo momento della vita coniugale

-           proposte per la Parrocchia sulla base di quanto emerso.

 

 su Uslenghi: l’invito a questa testimonianza sulla nostra esperienza ha dato modo a me e a mia moglie di riflettere e di confrontarci. Abbiamo avuto occasione di essere di sostegno di una coppia di nostri amici che ha avuto esperienze molto negative all’inizio (due aborti) e poi ha avuto un figlio: spesso siamo stati interpellati, sia durante la gravidanza che dopo il parto, per consigli su come comportarsi e sulla nostra esperienza diretta. A mio parere potrebbe essere di grande aiuto per le giovani coppie avere una struttura in Parrocchia a cui fare riferimento.

Pastori: nella mia esperienza è stato di grande aiuto il fatto di essere impegnato in un impegno sportivo e con esso di essere a contatto con tante giovani coppie già con figli. Gli esempi che abbiamo avuto occasione di vedere sono stati importanti per me e mia moglie, sia quando eravamo fidanzati sia nei primi anni di matrimonio.  Aspetto fondamentale di ogni coppia è il confronto e il dialogo.

Bolchini: nel prepararmi a questo momento assieme a mio marito ho avuto occasione di ripensare alla mia esperienza. Appena sposati abbiamo desiderato di avere molto presto un figlio. Un aspetto molto positivo che mi sento di rimarcare riguarda il mio impegno nel catechismo e il supporto che ho sempre avuto da parte di mio marito che pur non partecipando alla mia attività mi ha sempre supportata. L’essere catechista mi ha permesso di entrare in contatto con tante giovani famiglie e quindi di avere maggiori possibilità di dialogo con esse, costruendo spesso un ottimo rapporto. Penso che la possibilità di un dialogo tra giovani coppie ci sia nella misura in cui ci sia un cammino comune. Con la mia famiglia ho avuto parecchie occasioni di momenti felici ma ho sentito una grande presenza e vicinanza quando ho dovuto affrontate il lutto per la scomparsa di mio padre: in quel momento mio marito e i miei figli sono stati molto presenti e di grande aiuto.

Suora: in base all’esperienza che ho maturato nell’ambito scolastico mi sento di affermare l’importanza di educare i bambini ad affrontare la vita con grande responsabilità perché saranno essi stessi i futuri genitori di altri bambini e quindi è importante che sappiano affrontare il loro futuro ruolo.

Cuneo: in base alla mia esperienza mi sento di porre la domanda se è necessario che ci sia un percorso comune di fede per le giovani coppie. Nel mio caso ho vissuto il periodo appena sposato inserito in un gruppo di giovani coppie e mi sembrava una stupenda esperienza, tuttavia nel momento del bisogno sono spariti tutti e, fortunatamente, ho riscoperto l’appoggio ed il sostegno di persone da cui mi ero staccato, non legate a comuni percorsi di fede.

Parroco: dalle vostre diverse testimonianze si desume che l’importante sono i legami interpersonali che si instaurano e non sempre questi sono legati alla fede ma sono importanti in quanto esempi di grande relazione.

 su Cominoli: l’esperienza oratoriana può essere di grande importanza per le giovani coppie ricordando comunque che all’interno della coppia risulta decisivo il dialogo tra i coniugi.

Vitali: pur non avendo avuto un’esperienza diretta di famiglia ho avuto occasione di avere contatti e colloqui con parecchie famiglie e mi sento di rilevare come sia fondamentale un approccio di attenzione e di ascolto verso gli altri per fare in modo che gli altri ci sentano vicini.

Brezigia: sentendo le testimonianze di questa sera, tutte molto interessanti e ricche, mi domando come e cosa si possa fare per rendere partecipi più persone della Parrocchia di questi nostri discorsi.

Parroco: facendo un’analisi delle esperienze mi sento di rilevare la difficoltà di presentare una proposta concreta che possa portare ad un’attività della Parrocchia. In questo momento in Parrocchia non sono previsti cammini di accompagnamento per le giovani coppie.

Polli: dopo alcuni mesi in cui ci ritroviamo in Consiglio Pastorale penso sia arrivato il momento di decidere su una iniziativa concreta da portare avanti anche a costo che possa rivelarsi inadatta.

Cuneo: probabilmente non centra con i discorsi fatti finora ma in uno dei primi Consigli Pastorali si era parlato dell’Oratorio e del Progetto Educativo che si stava preparando: mi domando a che punto siamo poiché non ne ho più sentito parlare.

 

2)      Varie ed eventuali.

 su Brezigia: rispondo alla domanda precedente e informo che è stato fondato il Consiglio dell’Oratorio formato da esponenti di tutte le realtà oratoriane: catechisti, animatori, educatori sportivi, ecc. Io ne sono partecipe e sono anche incaricato di portare in Consiglio Pastorale la realtà dello stesso. Per il momento si ha un incontro mensile non aperto a tutti ma appena si sarà passata questa prima fase sicuramente gli incontri saranno aperti alla partecipazione. Per il momento si è prestata attenzione soprattutto sull’organizzazione della domenica pomeriggio con la preparazione di giochi, momento di preghiera e merenda.

Vitali: mi sento di segnalare l’incontro organizzato dall’Azione Cattolica, presso il Mater Misericordiae, di venerdì 25.05.

Il Consiglio termina alle ore 23.15.

Il Parroco                                                                                                                        Il Segretario

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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  11 Giugno 2012 

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si riunisce lunedì 11.06.2012, alle ore 21.00 presso il salone della casa parrocchiale per discutere l’ordine del giorno comunicato ai consiglieri in data 01.06.2012.

Sono presenti n. 25 consiglieri.

Assenti giustificati: Cucchi Marco, Pastori Paolo, Polli Antonio, Porta Cristina, Uslenghi Luigi.

Il segretario ha inviato ai consiglieri il verbale della riunione del 07.05.2012 che viene approvato.

 

Ordine del giorno:

  1. Nell’occasione di un primo bilancio del cammino effettuato, siamo invitati a formulare osservazioni, suggerimenti, desideri in merito al metodo di lavoro del Consiglio Pastorale a partire dalla traccia, consegnata in allegato, di una parte del capitolo 5 del Sussidio Diocesano “La Comunità e i suoi Consigli”.

 

  1. Varie ed eventuali

 

La moderatrice Grassi , coadiuvata dal Parroco, prende la parola per illustrare l’ordine del giorno e dare inizio alla discussione.

1)      Nell’occasione di un primo bilancio del cammino effettuato, siamo invitati a formulare osservazioni, suggerimenti, desideri in merito al metodo di lavoro del Consiglio Pastorale a partire dalla traccia, consegnata in allegato, di una parte del capitolo 5 del Sussidio Diocesano “La Comunità e i suoi Consigli”.

  su

Il segretario legge la lettera mandatagli dal consigliere Polli che non poteva essere presente al Consiglio. In sintesi il consigliere ricorda che, durante l'ultimo Consiglio, ha espresso l'auspicio che sia arrivato il momento di promuovere almeno una iniziativa concreta da portare avanti in parrocchia (anche a costo che questa possa rivelarsi inadatta). Chiede che si possa avere una fotografia della situazione. Esprime inoltre un richiamo a tutti perché vi sia un atteggiamento di ascolto per cogliere i segnali che ci vengono lanciati dalla nostra comunità e, in particolare dopo Family2012, da papa Benedetto XVI. Vorrebbe che la parrocchia fosse  più attenta alla sofferenza delle persone, delle coppie e delle famiglie che si trovano in difficoltà, facendo un gesto concreto quale: banca del tempo, piccoli servizi (acquisto medicinali, prenotazioni visite/esami medici...), accompagnamento anziani, bambini, qualunque altra idea che vada in questa direzione. Chiede si riorganizzi il sito della parrocchia, avviando da subito un censimento degli indirizzi e-mail in modo che si possa inviare settimanalmente una news-letter. Tra le varie desidera sottolineare la data dell' 11 ottobre 2012 che è: inizio dell'Anno della fede indetto da Benedetto XVI, 50° anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962), 20° anniversario della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica (11 ottobre 1992).

Brezigia: chiedo ai vari consiglieri che hanno esperienza di altri Consigli Pastorali di riferire come sia il metodo usato altrove.

Vitali: ho esperienza di Consiglio Pastorale Parrocchiale di S. Pietro dal 1986. Vorrei richiamare una cosa importante sul compito del consigliare: io consiglio e basta oppure il mio parere deve diventare il parere di tutti? Il consigliare è lo sforzo di fare mostrare il mio punto di vista; non è volere il consenso ma è cercare il positivo della proposta; l’unità nella comunione è l’intento che si deve avere nelle osservazioni. Il Sinodo 47°, a proposito del Consiglio Pastorale, dice: il Consiglio Pastorale è soggetto unitario delle deliberazioni per la vita della comunità (ved. Cap. 6).

Cominoli: ho una brevissima esperienza di Consiglio Pastorale Parrocchiale e Decanale: se dal Consiglio Pastorale ci si aspetta iniziative grosse, non ne ho viste soprattutto nel Consiglio Decanale. Forse solo l’organizzazione della visita del Cardinale ha smosso qualcosa. Penso che l’osservazione di Polli voglia essere di stimolo. È un problema già sollevato da altri consiglieri e il cosa fare realmente è una domanda importante che può esserci di stimolo. Tanti si muovono da soli: esperienza di ex infermieri che hannon aiutato un ex carcerato. Cosa si può fare? Partire da quello che c’è e potenziamo qualche ambito.

 su Cipressi: ritengo che il collegamento sia fondamentale.

Grassi: il Consiglio Pastorale aveva al proprio interno esponenti di vari gruppi; non penso che il Consiglio Pastorale debba fare qualcosa di concreto per queste iniziative ma non si deve limitarsi a questo. Il consigliare è esperienza di vita ma bisogna distinguere tra Consiglio Pastorale e commissioni che al proprio interno devono lavorare su ambiti particolari. Le esperienze sollevate ricordano l’ambito Caritas.

Giglioli: l’esperienza di cinque anni mi ha fatto apprendere soprattutto e non sono d’accordo che il fatto che non si decida perché si è deciso per l’Oratorio. Qui sto imparando ad ascoltare ed apprendere a condividere la ricchezza degli altri. Se uno si arricchisce è capace di essere portavoce all’esterno.

Brezigia: è vero che questa esperienza fa crescere ma penso che sia elitario: l’impressione è che quello che c’è qui ha potenzialità notevole ma fatichiamo a farla diventare reale all’esterno, quindi non dà frutto e per me questo è grave e ne avverto il peso. Per me manca inoltre il portare dentro dall’esterno: la parrocchia non vede il Consiglio Pastorale come voce importante di riferimento. Chi è fuori che consapevolezza ha del Consiglio Pastorale?

Giglioli: mi vedo nelle tue osservazioni tanti anni fa in Oratorio, ma ho imparato molto e vedo le cose in modo differente.

Brezigia: vedo come limite del Consiglio la conoscenza e la considerazione della parrocchia all’esterno.

Vitali: le assemblee sono pubbliche e le persone possono partecipare come uditori.

Bustreo: quanto ci è stato consegnato in allegato alla convocazione mi sembra molto contorto. Le aspettative sono di avere decisioni, di deliberare qualcosa. Ho informazioni di altre esperienze come a Roma e a Teramo dove le funzioni del Consiglio Pastorale è di promuovere, valutare, elaborare il programma, partecipare e coordinare lo sviluppo delle attività della parrocchia, studiare i bisogni. A mio parere un gruppo grande può difficoltosamente fare qualcosa di operativo: sono d’accordo sul lavoro di commissioni più piccole che si specializzano in ambiti più ristretti.

Scaburri: il Consiglio Pastorale ha avuto forza nelle decisioni della parrocchia ai tempi di don Luigi e con don Giuseppe si è fatta la grande decisione del nuovo Oratorio.

Caldarola: vorrei ricordare la cappella della Casa di Riposo. Le discussioni fatte sulla famiglia sono state estremamente importanti : il prossimo anno festeggerò 50 anni di matrimonio e abbiamo passato momenti di ogni tipo ma la fede deve sempre essere considerata la luce del matrimonio.

Brezigia: vorrei capire una cosa: non metto in dubbio quanto fatto in tempi passati. La gente deve sapere che il Consiglio Pastorale è presente anche senza che ci siano decisioni importanti da prendere. Il metodo di lavoro deve essere l’occhio verso la parrocchia e i suoi bisogni; dobbiamo avere un occhio vigile sul destinatario delle nostre decisioni.

 su Giglioli: il discutere mi fa aprire gli occhi su vari temi e io porto questo in vari ambiti. Non mi sento rappresentante di altri e desidero crescere per dare agli altri.

Brezigia: non sono d’accordo con questo ma penso che se eleggo devo aspettarmi da chi ho eletto. Penso che quanto si deve debba ribaltarsi sulla parrocchia. Non riesco a capire che cosa sia il Consiglio Pastorale e quali siano le sue finalità.

Vitali: dal capitolo 6° del Sinodo 47°: “Il consiglio pastorale, in una corretta visione ecclesiologica, ha un duplice fondamentale significato: da una parte rappresenta l'immagine della fraternità e della comunione dell'intera comunità parrocchiale di cui è espressione in tutte le sue componenti, dall'altra costituisce lo strumento della decisione comune pastorale, dove il ministero della presidenza, proprio del parroco, e la corresponsabilità di tutti i fedeli devono trovare la loro sintesi. Il consiglio pastorale è quindi realmente soggetto unitario delle deliberazioni per la vita della comunità, sia pure con la presenza diversificata del parroco e degli altri fedeli.”

Cuneo: ma abbiamo attuato quello che il Sinodo ci dice? Nel passato si lavorava diversamente: gruppi che portavano esperienze diverse e si affrontavano tematiche più pratiche. È compito di noi consiglieri portare conoscenza di queste realtà

Grassi: in una realtà come quella attuale non sono stupita di quanto vedo. Il Consiglio Pastorale non farà sempre come quest’anno che era caratterizzato dal tema della famiglia per la visita del Papa.

Brezigia: rimarco che la tematica si è discussa ma non si è affrontata la questione pratica della organizzazione dell’evento.

Suora: nel Consiglio Pastorale occorre distinguere due aspetti: l’aspetto formativo e l’aspetto operativo. È fondamentale trovare un equilibrio tra i due.

Sacchetto: se non si è affrontata l’organizzazione pratica dell’evento del Papa a mio parere è perché non è stata ritenuta fondamentale dal Consiglio mentre si è discusso moltissimo di esperienze personali, ritenute probabilmente più interessanti e importanti. A seguito di quanto sentito chiedo che si rifletta su ogni posizione personale ma io ritengo fondamentale che chi propone qualcosa porti avanti la tematica in prima persona direttamente e sia da traino e stimolo per gli altri, anche per noi che facciamo parte della Giunta.

 su Parroco: posso dire che il parroco si sente in colpa per alcune osservazioni sentite ma la mia personale impressione sulla partecipazione di questi incontri è molto positiva. Mi riproponevo di suggerire che si potesse diventare esperti su una tematica con 5/6 incontri e penso che saremmo arrivati a poco da fare maturare la cosa. La strada da percorrere è questa e va al di là del tempo che possiamo utilizzare; lo scoramento che mi è venuto è alleviato dall’impegno che ho visto.

 

2)      Varie ed eventuali.

Caldarola: ricordo per la prima domenica di luglio (01.07) ci sarà l’inaugurazione della cappella della Casa di Riposo.

Il Consiglio termina alle ore 22.45.

Il Parroco                                                                                                                             Segretario

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  1 ottobre 2012

Parrocchia di San Pietro Apostolo - Abbiategrasso

01 Ottobre 2012

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si riunisce lunedì 01.10.2012, alle ore 21.00 presso il salone della casa parrocchiale per discutere l’ordine del giorno comunicato ai consiglieri in data 19.09.2012.

Sono presenti n. 25 consiglieri.

Assenti giustificati: Baiunco Paola, Cipressi Rocco, Cucchi Marco, Masperi Emilio, Quattrini Suor Maria.

Il segretario ha inviato ai consiglieri il verbale della riunione del 11.06.2012 che viene approvato.

 

Ordine del giorno:

  1. Riflessioni, suggerimenti e proposte sui valori da tenere sempre presenti nel nostro essere Consiglio Pastorale a partire dalle osservazioni e dai richiami emersi nell’ultima seduta.

 

  1. Proposte per la celebrazione del 250° anniversario della nostra chiesa parrocchiale.

 

  1. Varie ed eventuali.

 

La moderatrice Grassi , coadiuvata dal Parroco, prende la parola per illustrare l’ordine del giorno e dare inizio alla discussione.

1)      Riflessioni, suggerimenti e proposte sui valori da tenere sempre presenti nel nostro essere Consiglio Pastorale a partire dalle osservazioni e dai richiami emersi nell’ultima seduta .

 

Parroco: ho insistito per riprendere questo punto poiché sono rimasto sorpreso di fronte ad alcune annotazioni  negative fatte in precedenza, soprattutto sulla mancanza di operatività del Consiglio Pastorale. Ora vi sottopongo due quesiti che reputo fondamentali per la riflessione di questa sera: 1) perché far parte del CPP ? , 2) in che modo far parte del CPP? Ritengo sia importante che le osservazioni e gli eventuali richiami siano fatti sempre nell’ottica del rispetto e il modo di vivere lo vedo come un cammino continuo: non è l’essere eletto nel CPP che rende automaticamente migliori nella fede.

 su Uslenghi: non ero presente ma ho sentito un po’ di persone su questa tematica. È indubbio che siamo persone operative e portate a dare importanza a questo nostro aspetto. Il CPP deve proporre, approvare, consigliare: essere di aiuto ai due preti nella gestione della Parrocchia. Il lato di scarsa operatività è stato rilevato da qualcuno ma sento di fare notare l’importanza della tematica affrontata durante lo scorso anno.

Parroco: consigliare è un modo di partecipare difficile e alcune volte poco remunerativo o sentito tale.

Pastori: la mia idea di partecipazione al CPP è coerente con quella che ho trovato: fondamentale è il consigliare e non mi aspettavo qualcosa di diverso.

Polli: pur assente la scorsa volta devo confermare quanto dichiarato per iscritto e cioè che non mi ritrovo con quanto detto poco fa: mi aspettavo qualcosa di più tangibile e più concreto. L’11 ottobre ricorda i 50 anni del Vaticano II e dà inizio all’anno della fede. Spero che si possa anche attuare qualcosa perché è ciò che mi aspetto. Sabato, all’assemblea diocesana missionaria, si è richiamato alla necessità di fare contare di più i laici.

Vaghi: è la mia prima esperienza in Consiglio e sono concorde quanto si è affermato che i discorsi affrontati non erano semplici e sarebbe stato da geni dare risposte con così pochi incontri.

Cominoli: ero convinto di avere da imparare e spero di essere riuscito a portare qualcosa di positivo nell’ambito della famiglia (vicini e moglie). Cerco di elaborare quanto sento e di camminare un po’ nella fede. La corresponsabilità è un tema su cui il Consiglio Pastorale Decanale punta molto anche se a volte succede che qualche parroco non veda di buon occhio l’operato dei laici. Sono sempre più convinto che il CPP abbia la responsabilità della Parrocchia assieme al Parroco: dobbiamo aiutarlo, ognuno secondo le proprie capacità.

Polli: ricordo che una volta quando cambiava il Parroco veniva a decadere anche il CPP; ora non è più così e ciò indica che la Parrocchia deve girare da sola.

Vitali: nella mia esperienza ho vissuto un cambiamento di Parroco ma posso affermare che non c’è stata rivoluzione di direttiva da parte di don Giuseppe. Se si parla di corresponsabilità è perché con c’è e mi domando di chi è la colpa: in parte è dei preti (è difficile da accettare) e in parte dei laici (perché è difficile camminare da soli). Assumersi responsabilità in prima persona è spesso difficile.

Grassi: in un CPP il Parroco è l’ultimo riferimento: io sposterei il tiro verso la condivisione della rotta da seguire, che porta meno a essere operativi ; teniamo in considerazione che stiamo riflettendo sul cammino di un anno, periodo relativamente breve.

Vitali: il consigliare è non volere il consenso ma parlare volendo solo mostrare il proprio punto di vista.

 su Bustreo: mi sembra di potere affermare che qualcuno si sente, essendo stato eletto, in debito con chi lo ha votato mentre altri si sentono nel CPP per fare un proprio cammino di fede. Inoltre penso che un tavolo così ampio renda difficile essere realmente operativi e penso che commissioni più ristrette possano essere più indicate per lo scopo.

Uslenghi: concordo con Vitali e vedo che i laici devono darsi realmente da fare, impegnandosi sul serio in prima persona. È opportuno portare fuori le ricchezze avute con questa esperienza, stimolando gli altri.

Giglioli: rileggendo il verbale ho notato l’intervento della Suora: presenza di due aspetti, fede e operatività che vanno a braccetto.

Scaburri: bisogna sapere cosa decidere e cosa fare operativamente.

Brezigia: penso che scegliere un solo argomento sia letale per il CPP e perciò sono propenso a più punti nello stesso ordine del giorno. Ritengo che consigliare ci porta a ragionare in modo operativo: consigliare è consultare, provvedere a fare qualcosa. La tematica non può essere unica, anche perché durante il periodo avviene un’evoluzione della stessa. Bisogna essere aperti altrimenti si rischia di uccidere l’argomento stesso e bisogna portare qui dentro ciò di cui ha bisogno la Parrocchia. In Giunta ci sono solo 5 persone e sono poche per decidere gli argomenti da trattare: hanno bisogno dell’aiuto di tutti poiché una partecipazione attiva maggiore è assolutamente fondamentale.

Vitali: a questo proposito voglio fare notare come io abbia dato un mio parere ma ciò non è stato recepito.

Grassi: concordo con l’osservazione del fare arrivare le tematiche alla Giunta, dove si valuteranno le proposte eventualmente smarrite. Voglio ricordare come molte delle realtà di volontariato siano nate ain seno al CPP.

Parroco: faccio fatica a vedere come possa essere completamente corretta l’osservazione che un tema solo uccida il CPP.

Brezigia: ho inteso tale affermazione nell’ottica della necessità di apertura all’aria della Parrocchia.

Pastori: ho avuto esperienze in passato che mi fanno affermare che un ordine del giorno molto ampio possa essere più di danno che di utilità.

 su Parroco: riferito al consigliare ricordo il modo da tenere, con libertà e attenzione; aggiungo l’opportunità di consigliare anche fuori da questo ambito. Dobbiamo curare molto la nostra appartenenza alla Parrocchia e cercare di sforzarci a curare le necessità della stessa. Ci sono tantissime occasioni da sfruttare all’interno della Parrocchia e qui la corresponsabilità può scatenarsi. La normalità della vita della Parrocchia nei vari momenti (battesimi, nozze, funerali) va fatta risaltare. Ora ritengo importante fare emergere cosa ci prefiggiamo come meta; chiedo che si utilizzino, per esempio, le varie ed eventuali per fare entrare nel CPP le tematiche da fuori. Rimarco la necessità di stile del rispetto verso le idee degli altri e il bisogno di trovare dei criteri per le tematiche da affrontare: tempi, modi, commissioni, ecc.

Polli: sulla famiglia abbiamo partecipato a livello decanale ad un incontro di pastorale famigliare: ha sorpreso che la nostra Parrocchia non abbia un gruppo famigliare e perciò abbiamo deciso di partire, magari sfruttando le esperienze di altre parrocchie della città in cui esso è già presente. Per ora è solo un’idea in gestazione su cui lavoreremo.

Parroco: vedo questa esperienza nell’ottica di come gli adulti debbano fare gli adulti: camminando con le proprie gambe.

Bustreo: penso che sarebbe bello, in un futuro, mettere all’ordine del giorno questa esperienza con l’ausilio dei promotori.

 

2)      Proposte per la celebrazione del 250° anniversario della nostra chiesa parrocchiale.

Brezigia: penso che in Parrocchia pochissimi conoscano questa scadenza. Mi domando se è utile celebrare questo anniversario e come. Da parte mia è occasione di richiamare la Parrocchia su una particolare situazione della chiesa a cui fare riferimento.

Polli: dico sì per la celebrazione ma no ad eventuali proposte economiche. Propongo un pellegrinaggio parrocchiale sulla tomba del Cardinale Martini.

Giglioli: anche io concordo con l’idea della celebrazione ma non ritengo che il pellegrinaggio possa avere a che fare con la consacrazione.

Grassi: penso che sia una buona occasione per attivare una specifica Commissione: lo ritengo un lavoro adeguato per questo.

Vitali: nel riflettere sulla proposta trovo giusto fare riferimento al libretto del Cardinale dove si richiama al concentrarsi sull’essenziale.

Giglioli: la ritengo una ottima occasione per dimostrare l’appartenenza alla nostra Parrocchia.

Gomez: penso che 250 anni sia un valore storico e deve essere occasione per parlare di Dio.

Si pone a votazione la proposta di celebrazione che ottiene votazione positiva a maggioranza e si decide di organizzare una specifica Commissione che lavorerà allo scopo: Brezigia e Polli danno la loro disponibilità in attesa di altre adesioni.

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3)      Varie ed eventuali.

Vitali: porto a conoscenza dell’incontro di giovedì 11 ottobre in S. Ambrogio con Mons. Delpini sulla nuova evangelizzazione.

Cominoli: vi porto a conoscenza della relazione del Consiglio Pastorale Decanale del 06.09.2012.

Polli: chiedo di mettere all’ordine del giorno di prossimi Consigli Pastorali, sfruttando l’occasione dell’anno della fede, la possibilità di spiegare in opportuni incontri il Credo.

Il Consiglio termina alle ore 23.15.

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 Novembre 2012

 su 5 Novembre 2012

 

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si riunisce lunedì 05.1-1.201-2, alle ore 21.00 presso il salone della casa parrocchiale per discutere !'ordine del giorno comunicato ai consiglieri in data 29.10.20L2.

Sono presenti n.24 consiglieri.

Assenti giustificati: Giglioli Silvana, Mercuri Angelo, Porta Cristina.

Assenti giustificati: Baiunco Paola, Cipressi Rocco, Cucchi Marco.

Il segretario ha inviato ai consiglieri il verbale della riunione del 01.10.20L2 che viene approvato.

 

Ordine del giorno:

 

1. Riflessioni sulla "Proposta per l'organizzazione dei festeggiamenti in occasione del 250" anniversario di costruzione de!!a chiesa parrocchiale", consegnata in allegato.

2. Idee e proposte per vivere a livello comunitario l'anno della fede.

3. Varie ed eventuali.

La moderatrice Grassi , coadiuvata dal Parroco, prende la parola per illustrare l'ordine del giorno e dare inizio alla discussione.

 

1) Riflessioni sulla "Proposta per l'organizzazione dei festeggiamenti in occasione del 250" anniversario di costruzione della chiesa parrocchiale", consegnata in allegato.

 

 su Parroco: aggiungerei come obiettivo che: "la chiesa è il luogo che ci fa incontrare il Signore".

Brezigia: si è cercata una modalità in modo che tutto non finisca in una settimana pur intensa ma si possa trovare qualche occasione anche in altri mesi (esempio maggio) fino alla festa di S. Pietro.

Uslenghi: punto nevralgico è che il ricordo della festività sia un modo per fare più ricca la comunità. Cerchiamo di dare l'impegno delle celebrazioni soprattutto ai più giovani.

Suora: mi sembra stridente che il pellegrinaggio proposto a Roma sia così vicino a quello dal 1 al 3 aprile sempre a Roma organizzato dalla Diocesi.

Brezigia: a questa osservazione si è pensato ma si è voluto dedicare il nostro soprattutto ai ragazzi,che normalmente non partecipano a quelli organizzati dalla Diocesi.

Grassi: a mio parere è pensabile non sovrapporsi con il pellegrinaggio diocesano; desidererei che si potesse dedicare le meditazioni del mese di maggio al tema della comunità.

Parroco: propongo di passare tutti i punti dell'allegato in modo da potere valutare e decidere così da permettere al gruppo di lavoro di operare correttamente.

Vitali: faccio rilevare come il 7 e il 14 aprile sono le date più probabili per le elezioni politiche e poi sono immediatamente seguenti la Pasqua. Ragionerei su una dilazione de! periodo da quaresima fino a giugno.

Masperi: da parte mia tengo a sottolineare che i lavori di ristrutturazione della chiesa inizieranno verso marzo e si protrarranno per circa cinque mesi:va valutato anche questo aspetto.

Polli: trovo bello che ci sia questa situazione e il fatto che la chiesa abbia lavori in essere per me è un aspetto positivo.

Parroco: a mio parere sarebbe importante dilazionare e sfruttare al massimo la quantità di impegni che sono già presenti; non concentrare permette di essere accessibile a tutti.

Bustreo: !a volontà di concentrare in una settimana è dovuta al fatto di rendere speciale I'avvenimento; può sembrare impegnativa ma risulta essere significativa in quanto unica.

Parroco: ribadisco la mia idea e non escluderei la possibilità di utilizzare anche il mese di settembre.

Bustreo: personalmente ritengo che la concentrazione aiuti anche chi si deve impegnare.

Uslenghi: chiedo che si torni alla decisione di valutare i punti passo a passo.

Parroco: inizio nella mia valutazione: ritengo poco importante la benedizione apostolica e il viaggio a Roma, sono contrario alla processione eucaristica, ritengo concorsi artistici positivi e desidererei qualche iniziativa in più aperta e accessibile a tantissimi. Preferirei la lectio divina sostituita da una preghiera adattata a diverse età; sull'impegno con don Luigi chiedo di sentire il suo parere. Open day da verificare, per lo spettacolo teatrale si deve chiedere ai ragazzi poiché è un impegno notevole. La solenne celebrazione eucaristica mi trova concorde.

 su Grassi: dopo quanto esposto dal parroco chiedo di iniziare !a valutazione punto a punto.

Vitali: a mio parere è importante decidere se concentrare o dilazionare prima di decidere punto a punto.

Don Egidio: penso che se una cosa è valida vada promossa indipendentemente dal concentrare o dal dilazionare.

Brezigia:voglio chiarire che l'idea della processione era una diretta conseguenza dell'arrivo da Roma.

Pastori: in linea di massima mi trovo d'accordo con il parroco sulle iniziative ma trovo importante fare rilevare !'effetto degli eventi in una settimana particolare.

Cominoli: non ho mai amato particolarmente le processioni e penso sia meglio valorizzare quella di San Pietro; ritengo anche che sia meglio non concentrare.

Grassi: passiamo ora a votare sui punti:

- Benedizione apostolica: votazione favorevole

- Viaggio a Roma: dopo una discussione si decide di effettuare il viaggio a Milano, con visita alla tomba del cardinale C. M. Martini, esteso a tutta la parrocchia

- Concorsi didattici: Bustreo spiega in dettaglio questo punto e !e sue finalità ma dopo una breve discussione si decide di rimandare a una verifica della fattibilità per i piccoli con i catechisti

- Lectio divina o preghiera: votazione favorevole

- Incontro con don Luigi abbinato a open day: votazione favorevole

- Spettacolo teatrale serale: si apprezza l'idea ma si rimanda a un ulteriore approfondimento con chi si dovrebbe occupare attivamente del progetto

- Concerto de! coro: si decide di evitare il raddoppio del concerto quaresimale e di fare quindi un solo concerto

- Legame con meditazioni del mese di maggio: votazione favorevole

- Solenne celebrazione conclusiva: votazione favorevole.

- Modalità di lavoro: si decide di invitare a un incontro in Oratorio, da divulgare nelle Messe, per permettere a più persone possibili di intervenire attivamente nella realizzazione degli eventi.

 su Parroco: chiedo che si dia mandato alla commissione di prendere le opportune decisioni sulla base delle osservazioni fatte questa sera, senza necessità di ulteriore valutazione da parte del Consiglio Pastorale.

 

2) Idee e proposte per vivere a livello comunitario l'anno della fede.

 

Parroco: penso che la Scuola della Parola possa essere un grande momento per vivere questo argomento.

Vitali: consegno ai consiglieri il foglio con !e date della Scuola della Parola.

Polli: ritengo sarebbe bello riflettere o soffermarsi sulle parti durante la recitazione del Credo. Chiederei inoltre una concisione della predica a favore di un spiegazione del Credo domenica per domenica.

Don Egidio: penso che la S. Messa non abbia la funzione che viene prima richiesta e che non sia il momento giusto per spiegare il Credo.

Suora: a mio parere in una recita corale è difficile fare pause.

Cominoli: riguardo la S. Messa penso vadano spiegate un po' meglio le letture.

Gomez: durante i gruppi di ascolto ho avuto occasione di imparare molto.

Parroco: porto due proposte concrete riguardo al tema: 1) domande - risposte sulle porte della chiesa in differenti foglietti; 2) un biglietto con il Credo Apostolico.

 

 su 3) Varie ed eventuali.

 

Parroco: don Paolo Masperi ha comunicato che sono i suoi ultimi tre anni e in essi propone di affrontare le seguenti tematiche: 1) San Gaetano, 2) Madonna Pellegrina nelle parrocchie della città, 3) Missione nelle parrocchie della città:vi chiedo di riflettere su questa proposta.

Cominoli: ricordo due incontri: 1)martedì 13.11 a Gaggiano presso la parrocchia dello Spirito Santo con Mons. Magnoli; 2) 17-18.1L presso la Chiesa del!'Ospedale don Osvaldo. Inoltre vi consegno la relazione dell'incontro decanale con il nuovo Vicario de! 09.10.20L2.

Grassi: ricordo la giornata di ritiro il02.12.

Polli: venerdì 09.11 incontro all'Oratorio del Gruppo Famiglie.

 

 su Il Consiglio termina alle ore 23.15