AI GIOVANI NELL'AUTODROMO DI MONZA
21 maggio 1983
Carissimi giovani!
1. Questo nostro incontro, caratterizzato da vicendevole gioia, avviene nel
contesto del XX Congresso Eucaristico Nazionale. Io e voi vogliamo oggi, con
Milano e con tutta l'Italia, proclamare solennemente e pubblicamente la
nostra fede in Cristo, presente nel
sacramento dell'Eucaristia, fonte,
centro e vertice di tutta la vita della Chiesa! Ed io sono in mezzo a voi
per parlarvi di Cristo, per mettere le vostre intelligenze, le vostre
volontà, i vostri ideali in confronto con la sua persona, il suo messaggio,
le sue esigenze; per incoraggiarvi a vivere con entusiasmo ed impegno gli
anni della vostra giovinezza, aderendo a Lui, proiettati nella realtà del
futuro, che sarà quale voi lo state già plasmando e costruendo, giorno per
giorno, fin da adesso.
Gli uomini attraverso i secoli, incontrandosi con Cristo, Gli hanno rivolto
- e continuano oggi a rivolgerGli - la domanda fondamentale: " Chi sei?
Donde vieni? " (cfr Gv 19,9). La risposta a tale domanda dipende soprattutto
dall'interiore atteggiamento di disponibilità e d'apertura di colui che la
pone. Anche voi, in questa vostra età bella e drammatica, in cui fiorisce e
matura tutta la vostra realtà personale corporeità, sensibilità, volontà,
intelligenza state compiendo questa continua ricerca, che è anche una sempre
rinnovata scoperta, e comprendete come la vostra risposta coinvolga, nel
positivo e nel negativo, tutta la vostra esistenza.
2. Non abbiate paura di
Cristo! Lo ripeto oggi a voi e a tutti i giovani! Egli non provoca
l'alienazione della vostra identità; non avvilisce, non degrada né mortifica
la vostra ragione; non opprime la vostra libertà! Egli è il Figlio di Dio,
incarnato, morto, risorto per noi e per la nostra salvezza, cioè per la
nostra liberazione autentica e totale! Egli, Dio, ha voluto diventare
realmente uno di noi, nostro Salvatore, nostro Redentore, nostro Amico,
nostro Fratello; si è inserito nei nostri problemi e nei nostri drammi
quotidiani; ha sentito la nostra debolezza, la nostra fragilità, la nostra
precarietà, fino alla esperienza angosciosa del tradimento degli intimi e al
dolore della morte. Incarnazione della infinita misericordia di Dio, Cristo
ha rivolto all'umanità il suo messaggio di verità e di speranza, ha operato
prodigi, ha assicurato il perdono dei peccati, ma soprattutto si è offerto
al. Padre in un gesto di immenso amore, vittima di espiazione per i nostri
peccati. Di fronte a Cristo, carissimi giovani, non si può rimanere
indifferenti! Non ci troviamo soltanto di fronte ad un Maestro, per quanto
illustre, di ideologie a sfondo etico; o di fronte ad un uomo dalla
particolare esperienza. religiosa; o ad un grande profeta; o ad un uomo
privilegiato, in cui vi sia una speciale presenza morale di Dio. Personalità
del genere possono interessarci per qualche tempo nei nostri studi storici,
letterari, filosofici o religiosi. Cristo, per la sua singolare realtà umana
e divina, per la. missione unica ricevuta dal Padre, coinvolge ed afferra
tutta la nostra vicenda umana, perché è il Centro della Storia, il Redentore
dell'uomo!
Per questo dico oggi a voi: Cercate con obiettività, con onestà e con
coraggio Cristo! Sforzatevi di conoscerLo a fondo; studiatelo continuamente.
Questo vostro costante impegno di approfondimento personale e comunitario
dell'Evento-Cristo con la grazia divina è culminato o culminerà. nella fede,
dono di Dio e risposta personale dell'uomo. Tale atteggiamento di fede in
Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, non è una diminuzione delle vostre
esigenze culturali, ma un vero arricchimento ed una esaltazione della vostra
sete di conoscenza e della vostra ragione, disponibile alla irruzione della
Rivelazione divina.
3. Con le espressioni
dell'apostolo Giovanni mi rivolgo oggi a voi " giovani, perché siete forti,
e la parola di Dio dimora in voi e avete vinto il maligno " (1Gv 2,14).
Manifestate la forza incoercibile della vostra giovinezza nella gioia e nel
coraggio della fede cristiana, quella fede che produce la vittoria sulle
forze del male! Credete in Cristo ! Fidatevi di Cristo ! Amate Cristo ! Egli
si è incarnato per illuminare la vostra intelligenza con la verità che è Lui
stesso! Per dare alla vostra volontà la forza di compiere il bene e di
spezzare le catene della schiavitù del peccato ! Per darvi la capacità
esaltante di rivolgervi all'Assoluto, all'Infinito, per chiamarLo con
disarmante semplicità: Abbà ! Padre! Questa fede in Cristo deve operare una
radicale trasformazione interiore, deve diventare una nuova vita: " Vivere
in Cristo! ". Questa vita in Cristo, animata e fecondata dai Sacramenti, in
particolare quelli della Riconciliazione e della Eucaristia, è come un
cammino in novità di vita (Rom 6,4). Questa vostra unione con Cristo, questa
comunione con Lui deve risolversi e concretarsi anche in una comunione con
gli altri. La vostra fede deve diventare una presenza ed una testimonianza
nel mondo; deve cioè esprimersi nei vari livelli della vostra quotidianità:
dovete vivere d a cristiani tutte le dimensioni : quelle familiari, quelle
culturali, quelle artistiche, quelle sociopolitiche, in una parola tutte le
dimensioni umane!
4. Voi giovani del 1983
siete la nuova generazione, che ha superato ed accantonato il
disorientamento di anni fa. L'epoca della contestazione è superata:
appartiene al passato. Voi come tutti i giovani volete portare qualcosa di
nuovo, di insolito, di originale, di giovanile nella società; volete
trasformarla, non epidermicamente, ma dalle fondamenta. E' questa la "
grande speranza ", di cui voi giovani credenti in Cristo dovete farvi
carico, donando generosamente il vostro contributo di idee, di iniziative,
di proposte, di tempo, di sacrifici! Aiutate a costruire una società nuova,
nella quale la vita dell'uomo sia rispettata, salvaguardata, protetta fin
dal suo concepimento e in tutte le sue tappe successive! Sia ascoltato il
gemito di tanti innocenti, precocemente eliminati!
Aiutate a costruire una società nuova, nella quale i bambini ed i poveri non
muoiano letteralmente di fame, mentre le nazioni opulente gettano
scandalosamente gli avanzi dei loro lauti banchetti! Aiutate a costruire una
nuova società, nella quale il pubblico denaro venga devoluto non per la
corsa agli armamenti, ma per il progresso sociale dei cittadini, per il loro
benessere economico, per la loro salute, per la loro istruzione! Aiutate a
costruire una società nuova, nella quale il pluralismo delle idee e delle
concezioni sia realmente ammesso e rispettato, perché non succeda che chi ha
in mano la forza si creda in diritto di fare scomparire o elimini
occultamente quanti non sono allineati con la ideologia del potere! Aiutate
a costruire una società nuova, nella quale la sua continua e ordinata
trasformazione non sia affidata all'utopia del terrorismo e della
rivoluzione violenta; la violenza psicologica o fisica provoca solo
lacerazioni, morte, lutti, lacrime! Aiutate a costruire una società nuova,
nella quale i giovani vostri coetanei non siano costretti a cercare nella
droga l'illusione della felicità; la droga uccide la giovinezza e i suoi
ideali! Aiutate a costruire una società nuova, nella quale anche coloro che
non possono più produrre o consumare secondo le leggi inesorabili della
odierna economia consumistica, siano rispettati, protetti da leggi adeguate
alla dignità della persona umana! Aiutate a costruire una società nuova,
nella quale risplenda e si realizzi la giustizia, la verità, l'amore, la
solidarietà, il servizio!
In un mondo che lentamente sembra soccombere alla tentazione dell'indifferentismo,
del nichilismo,' del materialismo teorico e pratico, della disperazione, voi
giovani dovrete essere gli annunciatori, i realizzatori e i testimoni della
speranza cristiana, senza paure, senza turbamenti, adorando il Signore,
Cristo, nei vostri cuori come raccomanda San Pietro pronti sempre a
rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi (cfr
1Pt 3,14 ss). In tal modo la vostra vita sarà veramente comunione con
Cristo, e comunione con i fratelli!
Carissimi!
Una delle prime parole, che ho detto nel giorno del solenne inizio del mio
Pontificato, è stata una parola di speciale fiducia nei giovani ! Anche
oggi, a voi giovani di Monza, di Milano, della Lombardia, dell'Italia tutta,
dico: Voi siete la mia speranza, la speranza della Chiesa, la speranza della
Società! Nella forza della vostra fede giovanile voi sostenete. la speranza
di un mondo rinnovato in Cristo
Sono certo che il prossimo futuro dimostrerà che non avrete deluso le
aspettative che vengono oggi riposte in voi!
Coraggio! Il Papa è con voi! La Chiesa è con voi! Cristo è con voi!