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Al parroco Giovanni Bernacchi, che ha lasciato la parrocchia di S. Pietro nel
1869, successe il sacerdote Giuseppe Trezzi che era nato a Monza l’11 novembre
1821.
Scrive di lui il parroco Paronzini, iniziando la cronistoria della Parrocchia di
S. Pietro: “Dopo quasi 20 anni di cura moriva il 4 novembre 1888 nella casa
parrocchiale di S. Pietro in Abbiategrasso il M.R. Sacerdote don Giuseppe Trezzi
di Monza. Di propria iniziativa e co’ propri mezzi finanziari, aveva istituito
in parrocchia un Collegio femminile, dal quale però non ebbe che dissesti,
dispiaceri, calunnie. La Compagnia di S. Luigi, pure da lui eretta, non gli
fruttò che danno e contraddizioni, cessando in brevissimo tempo. E’ l’unico
parroco che si ricordi chiudesse qui la carriera sacerdotale, mentre tutti i
predecessori preferirono, all’avvicinarsi dell’età matura, ottenere una cura
meno faticosa e dispersa”.
Il parroco Trezzi, come al solito, ebbe dal predecessore crediti e debiti della
parrocchia, in realtà nessun credito e parecchi debiti. Infatti dovette lui
saldare il costo del rifacimento in marmo dei due altari, della Madonna e di S.
Sebastiano, costruiti dalla ditta di Viggiù.
Proveniente dalla Brianza il Trezzi non ebbe rapporti facili con la popolazione
sampietrina dedita ai lavori della campagna e disseminata in 150 cascine o
cascinelli.
Tramontato il sogno di elevare culturalmente la gioventù femminile attraverso la
scuola, si chiuse sempre più in se stesso, portando avanti il lavoro pastorale
quotidiano. Ebbe grande conforto e sostegno morale da un fratello sacerdote che,
cerimoniere del duomo di Monza, chiamò accanto a sé a S. Pietro.
Il parroco Trezzi Venne sepolto nel vecchio cimitero, dove adesso si trova la
piazza V. Veneto, e, quando nel 1913 venne costruito il nuovo cimitero, esumato
le ossa, vennero poste in un loculo all’ingresso del cimitero, a sinistra
entrando.
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