Parrocchia San Pietro - Abbiategrasso (MI) - Corso San Pietro 64 - 0294967330 - parrocchia@sanpietro.cc
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Centro Ascolto - Abbiategrasso C.so San Pietro 62, Abbiategrasso, tel. e fax 0294966897 URGENZE 3485654927
Le offerte che sono state depositate in Chiesa, nella cassetta “Caritas” all’interno della cappella della Madonna, sono state tutte utilizzate per quanto qui indicato: Grazie di cuore a tutti i fedeli e generosi offerenti.
Offerte consegnate:
CENTRO D’ASCOLTO DECANALE CARITAS RELAZIONE ATTIVITA’ – ANNO 2013 Al 31 dicembre 2013 risultavano in carico 190
persone (111 donne – 79 uomini; 83 italiani – 107 stranieri). Si rileva come gli
utenti italiani abbiano avuto un incremento del 10% . I nuovi soggetti presi in carico nel 2013
sono stati 96 ( 50 donne – 46 uomini; 32 italiani – 64 stranieri). Tra i
nuovi casi aperti nel 2013 gli stranieri provenivano prevalentemente da: Egitto
(13), Sri Lanka (10), Equador (8), Romania (7). Il rimanente ripartito fra 15
Nazioni diverse. Durante l’anno sono stati effettuati 1709
colloqui e sono state distribuite n. 1287 borse viveri. Tra i bisogni emersi prevalente è quello del
lavoro; strettamente connesse sono l’indigenza e la casa. La perdita del lavoro
è la prima causa per cadere in povertà. La mancanza di prospettive valide
in campo lavorativo fa nascere anche problemi di natura psicologica. Si è notato un incremento dei disoccupati di
lungo periodo (da più di un anno): il mercato del lavoro è bloccato e
difficilmente è in grado di offrire occasioni per un inserimento lavorativo a
chi abbia perso il lavoro a causa della crisi. Il disoccupato passa a causa di
quanto detto, dalla solitudine al senso di rassegnazione, che a volte lo prende,
alla “rabbia” di non poter avere uno stipendio. “Dove non c’è lavoro, manca la dignità”
(Papa Francesco). La crisi economica ha espulso dal mercato
del lavoro sia i soggetti più deboli ( lavoro nero, contratti non riconfermati
di natura interinale,
stagionale
e/o a tempo determinato), sia le persone con contratto a tempo indeterminato. Particolarmente preoccupante è la situazione
dei soggetti 45/50 enni che si trovano, a volte, anche in modo improvviso e
imprevedibile, senza una fonte sicura di reddito e con prospettive incerte e
nebulose. Difficile per loro reinserirsi perché avanti
negli anni o con titolo di studio troppo basso. Il problema della casa – preesistente alla
attuale crisi economica – sembra senza possibilità di soluzione: canoni elevati
in rapporto al reddito; sfratti aumentati in misura esponenziale e quasi
esclusivamente per morosità; rate di mutuo che non si riescono più a pagare e
che portano all’azione legale da parte dell’Ente erogante. La povertà è divenuta una condizione più
stabile e di difficile rimozione: vi è un aumento progressivo dell’incidenza dei
vecchi assistiti sul totale delle persone incontrate. Le indigenze conseguenti a
disgregazioni famigliari (sia famiglie regolarmente costituite, che vari tipi di
convivenza) sono in aumento. Le problematiche relative all’immigrazione si
fanno sempre più pressanti ( immigrazione clandestina, lunga durata e
complessità delle pratiche per avere il permesso di soggiorno e/o asilo
politico, lavoro nero e/o sottopagato, alloggi di fortuna e /o fatiscenti,
sanatorie troppo costose e/o troppo rigide). Spesso il disagio psicologico e le difficoltà
economiche sono correlati al problema del gioco, che è difficile far
emergere ( passione per le “macchinette” , per i “Gratta e Vinci” o altri tipi
di gioco d’azzardo).
Le
borse viveri erano un ricordo del primo dopoguerra, ora sono un piccolo
sostegno alle famiglie in difficoltà ( a volte anche se hanno un’occupazione, il
salario è insufficiente a soddisfare i bisogni primari). Rispetto al 2012 si è registrato un aumento
delle borse viveri del 40.66%. I poveri vanno visti come risorse da
valorizzare Alla comunità cristiana è chiesto di sapere,
di conoscere, di rendersi conto, di condividere i problemi degli uomini anche
quando non si intravvedono vie d’uscita. Somme erogate dal Centro d’Ascolto
CENTRO D’ASCOLTO DECANALE CARITAS RELAZIONE ATTIVITA’ – ANNO 2012 Al 31 dicembre 2012 risultavano in carico 168
persone (108 donne – 60 uomini; 61 italiani – 107 stranieri). I nuovi soggetti presi in carico nel 2012
sono stati 77 ( 50 donne – 27 uomini; 28 italiani – 49 stranieri). Tra i nuovi casi aperti nel 2012 gli
stranieri provenivano prevalentemente da : Albania (7), Marocco (6), Ecuador
(6), Egitto (5). Il rimanente ripartito fra 17 Nazioni diverse. Durante l’anno sono stati effettuati 1555
colloqui e sono state distribuite n. 915 borse viveri. Tra i bisogni emersi prevalente è quello del
lavoro intimamente connessi risultano anche l’indigenza e la casa. Da rilevare i problemi di natura psicologica,
spesso causati da mancanza di prospettive nel campo lavorativo. Il lavoro è un bene dell’uomo – è un bene
della sua umanità. Mediante il lavoro l’uomo non solo trasforma la natura
adattandola alle proprie necessità, ma realizza se stesso come uomo ed anzi, in
un certo senso, diventa più uomo. La crisi economica ha espulso dal mercato del
lavoro sia i soggetti più deboli (lavoro nero, contratti non riconfermati di
natura interinale, stagionale e a tempo determinato), sia persone con contratto
indeterminato. Da ricordare gli ultra cinquantenni che si trovano senza una
fonte sicura di reddito e con prospettive incerte e nebulose. Da non dimenticare gli immigrati da tempo
residenti che avevano trovato un’occupazione, ricongiunta la famiglia e, a
volte, si erano acquistata la casa con un mutuo. La crisi li ha lasciati per
strada e hanno perso tutto quello che avevano costruito in questi anni.
Il lavoro non è una grazia ricevuta, ma uno
strumento per dare dignità alla propria vita. Una percentuale elevata delle persone che si
rivolgono a noi non riescono a far quadrare il bilancio famigliare anche quando
hanno un’occupazione; non è più sufficiente averne una per considerarsi al
riparo dalla povertà. In aumento le indigenze conseguenti a
disgregazioni famigliari, considerando sia le famiglie regolarmente costituite,
che i vari tipi di convivenza. Il problema della casa si trascina da
anni e sembra senza possibilità di soluzione (scarsità di alloggi di edilizia
pubblica, entità dei canoni d’affitto in rapporto al reddito disponibile). Se
salta il lavoro salta anche il pagamento dell’affitto e del mutuo. La legge sul
canone non è più adeguata, la pressoché totalità degli sfratti è per morosità, i
fondi per il contributo all’affitto sono stati drasticamente ridotti. Notevoli le problematiche relative
all’immigrazione (immigrazione clandestina, lunga durata e complessità delle
pratiche per avere il permesso di soggiorno, lavoro nero e/o sottopagato,
alloggi di fortuna e/o fatiscenti). L’ultima sanatoria era troppo cara, troppo
rigida, disegnata su una fotografia sfocata del mercato del lavoro. A volte il
lavoratore straniero è stato licenziato pur di non essere costretti a
regolarizzarlo. I poveri vanno visti, anche da parte degli
Enti Pubblici, come risorse da valorizzare e non come un peso o un problema. Alla comunità cristiana è chiesto di sapere,
di conoscere, di rendersi conto, di condividere i problemi degli uomini, anche
quando non si intravedono vie d’uscita. Si pensava che le borse viveri fossero un
ricordo del passato……. .. Danno ancora oggi la possibilità ad alcune persone di
avere cibo sufficiente e/o di risparmiare e dedicare le poche risorse ad
altre spese (bollette, affitti, ecc.. ). Ogni essere umano è più grande delle miserie
alle quali è ridotto. Notevole è l’aumento dei “ poveri cronici “
cioè quelli che di anno in anno continuano a bussare in cerca di aiuto;
chi entra nella spirale della crisi , non esce più ( una volta entrati nel
circuito dell’assistenza continuano a restarvi).
Vorremmo ricordare alla Istituzioni che non
tutto può essere delegato al volontariato, non è questo il suo compito.
Somme erogate dal Centro d’Ascolto a persone in difficoltà nel corso del 2012
RELAZIONE ATTIVITA’ CENTRO D’ASCOLTO DECANALE CARITAS Al 31 dicembre 2011 risultavano in carico 137
persone (90 donne – 47 uomini; 55 italiani – 82 stranieri). I nuovi soggetti presi in carico sono stati
78 ( 44 donne – 34 uomini; 29 italiani – 49 stranieri). Tra i nuovi casi aperti nel 2011 gli
stranieri provenivano prevalentemente da : Romania (14), Perù (4), Sry Lanka
(4), Egitto (4). Il rimanente ripartito fra 15 Nazioni diverse. Tra i bisogni emersi prevalente è quello del
lavoro. Di rilievo anche l’indigenza e la casa. Da evidenziare i problemi di natura
psicologica spesso intimamente connessi con i predetti e/o loro concausa o
conseguenza. Il lavoro è un bene dell’uomo – è un bene
della sua umanità. Mediante il lavoro l’uomo non solo trasforma la natura
adattandola alle proprie necessità, ma realizza se stesso come uomo ed anzi, in
un certo senso, diventa “più uomo”. La crisi economica in atto sta espellendo dal
mercato del lavoro sia i soggetti più deboli ( lavoro nero, contratti non
riconfermati di natura interinale, stagionale o a tempo determinato). Vorremmo
ricordare gli ultra cinquantenni che si trovano senza una fonte sicura di
reddito con prospettive incerte e nebulose. Da non dimenticare gli immigrati che
avevano trovato in Italia occupazione da 10 – 15 anni, ricongiunto la famiglia
e, a volte, si erano acquistata la casa con un mutuo. La crisi li ha lasciati
per strada e hanno perso tutto quello che avevano costruito i questi anni.
Il lavoro non è una grazia ricevuta, ma uno
strumento per dare dignità alla propria vita. Una
percentuale notevole delle persone che si rivolgono a noi non riescono a far
quadrare il bilancio famigliare anche quando hanno un’occupazione: non è più
sufficiente averne una per potersi considerare al riparo della povertà. In
aumento le indigenze conseguenti a disgregazioni famigliari, considerando sia le
famiglie regolarmente costituite, che i vari tipi di convivenza. Il problema della casa sembra da anni senza
possibilità di soluzione sia per la scarsità degli alloggi di edilizia pubblica,
sia per l’entità dei canoni d’affitto in rapporto al reddito disponibile.
Rilevanti le problematiche relative all’immigrazione ( immigrazione clandestina,
lunga durata e complessità delle pratiche per avere il permesso di soggiorno,
lavoro nero e/o sottopagato, alloggi di fortuna e/o fatiscenti). I poveri vanno visti, anche da parte degli
Enti Pubblici, come risorse da valorizzare e non come un peso o un problema. Alla Chiesa e alla Comunità Cristiana è
chiesto di sapere, di conoscere, di rendersi conto, di condividere i problemi
degli uomini, anche quando non si intravvedono vie d’uscita. Nel 2011 sono stati fatti n. 1312 colloqui e
distribuite n. 908 borse viveri. Le borse viveri, che si pensava fossero un
ricordo del passato, danno ancora oggi la possibilità ad alcune persone di avere
cibo sufficiente e/o di risparmiare e dedicare le poche risorse ad altre spese
(bollette, affitti….). Ci si sforza di ascoltare le persone convinti
che ognuno abbia in se una risorsa da valorizzare anche se, a volte, difficile
da individuare. Ogni essere umano è più grande delle miserie
alle quali è ridotto. Ogni essere umano per quanto lacero e sporco
vale più del decoro di un marciapiedi. Somme erogate dal Centro d’Ascolto Pannolini, latte in polvere, omogeneizzati
2.420,62 Bollette, biglietti, medicine,varie
1.432,80 Famiglie in difficoltà e cibo
13.592,99
--------------
Totale
17.446,41 Erogazioni Fondo Famiglia Lavoro
800,00
RELAZIONE ATTIVITA’
ANNO 2010
Al 31 dicembre 2010 risultavano in carico 116 persone (69 donne – 47 uomini; 39
italiani - 77 stranieri).
Le nuove persone prese in carico nel 2010 sono state 77 (47 donne – 30 uomini;
29 italiani - 48 stranieri).
Tra i nuovi casi aperti gli stranieri provenivano prevalentemente da : Egitto
(8) – Marocco (8) – Ecuador (5). Il rimanente diviso tra 14 nazioni diverse.
I bisogni emersi riguardavano prevalentemente: l’indigenza, il lavoro, la casa.
Da porre in evidenza i problemi di natura psicologica che spesso sono concausa
dei predetti bisogni.
Le indigenze conseguenti a disgregazioni famigliari, considerando sia le
famiglie regolarmente costituite che i vari tipi di convivenze, si
vanno sempre più evidenziando
ed aumentando.
La crisi economica ha espulso dal mercato del lavoro sia i soggetti più deboli (
lavoro nero, contratti non riconfermati di natura interinale, stagionale o a
tempo determinato), che coloro che avevano un contratto a tempo indeterminato (
cassa integrazione, mobilità).
Vorremmo ricordare gli ultra cinquantenni che si trovano senza una fonte sicura
di reddito, con prospettive incerte e nebulose.
Il lavoro non è una grazia ricevuta, ma uno strumento per dare dignità alla
propria vita.
Il problema della casa va sempre più peggiorando, sia per la scarsità degli
alloggi di edilizia pubblica disponibili, sia per l’entità dell’incidenza
dell’affitto sul reddito disponibile.
Notevole rilevanza hanno assunto le problematiche relative all’immigrazione
(immigrazione clandestina, lunga durata e complessità delle pratiche per avere
il permesso di soggiorno, lavoro nero e/o sottopagato, alloggi di fortuna e/o
fatiscenti).
Anche la recente sanatoria sulle badanti non ha dato i risultati sperati.
Buona la collaborazione con gli assistenti sociali del Comune ed alcune
associazioni di volontariato presenti sul territorio.
I poveri vanno visti, anche da parte degli Enti Pubblici, come risorse da
valorizzare e non come un peso o un problema.
Nel corso del 2010 sono stati fatti 1382 colloqui e, per far fronte al problema
più ricorrente l’indigenza, sono state distribuite 1002 borse viveri ( vi è
stata una flessione del 10% circa rispetto al 2009; si spera sia dovuta non solo
a fatti contingenti).
Le borse viveri sono originate dalla richiesta di beni di prima necessità;
vengono chieste per poter risparmiare e dedicare le poche risorse ad altre spese
(bollette varie). E’ un fenomeno che si pensava un ricordo del passato: ancora
oggi dà la possibilità ad alcune persone di mangiare.
La filosofia del Centro d’Ascolto non è quella di elargire aiuti a pioggia, ma
di aiutare le persone a riscattarsi e riacquistare la propria dignità. Ci si
sforza di ascoltarle convinti che ognuno abbia in sè una ricchezza da
valorizzare, anche se, a volte, difficile da individuare.
Ogni essere umano è più grande delle miserie a cui è ridotto.
* * * * * * * *
Somme erogate dal Centro d’Ascolto
a persone in difficoltà nel corso del 2010
Pannolini, latte in polvere, omogeneizzati
3.749,76
Bollette, biglietti, medicine,varie
1.670,62
Famiglie in difficoltà e cibo
12.721,93
Affitti
800,00
--------------
Totale 18.942,31
Erogazioni Fondo Famiglia Lavoro
8.500,00
Al 31/12/2009 risultavano in carico 161 persone (108 donne 53 uomini: 63 sono italiani, 98 stranieri). Le nuove persone prese in carico nel 2009 sono state 106 (62 donne - 44 uomini; 27 italiani, 79 stranieri). Tra i nuovi casi aperti nel 2009 gli stranieri provenivano prevalentemente da: Egitto (16) - Equador (9) - Romania (7) - Marocco (6) - Albania (5) - Sri Lanka (5) - Ucraina (5 - El Salvador (4) - Repubblica Dominicana (4). Il rimanente suddiviso tra dodici nazioni. I bisogni emersi riguardano prevalentemente: l'indigenza, il lavoro, la casa. Di rilievo anche i problemi di natura psicologica e le indigenze conseguenti a disgregazioni famigliari, considerando sia le famiglie regolarmente costituite che i vari tipi di convivenze. La crisi economica ha espulso dal mercato del lavoro sia i soggetti più deboli (lavoro nero, contratti non riconfermati di natura interinale, stagionale o a tempo determinato) che coloro che avevano un contratto a tempo indeterminato (cassa integrazione, mobilità). Vorremmo ricordare in particolare gli ultracinquantenni che si trovano senza una fonte sicura di reddito. Il problema della casa va sempre più peggiorando, sia per la scarsità degli alloggi e di edilizia pubblica disponibili, sia per l'entità dell'incidenza dell'affitto sul reddito disponibile. Notevole rilevanza hanno assunto le problematiche relative all'immigrazione (immigrazione clandestina, lunga durata e complessità delle pratiche per avere il permesso di soggiorno, lavoro nero e/o sottopagato, alloggi di fortuna e/o fatiscenti). Buona la collaborazione con gli Assistenti Sociali del Comune e alcune associazioni di volontariato presenti sul territorio. I poveri vanno visti, anche da parte degli enti pubblici, come risorse da valorizzare e non come un peso o un problema. Riassumendo nel corso del 2009, sono stati fatti 1.560 colloqui (incremento del 39,5%) e, per far fronte al problema più ricorrente, l'indigenza, sono state distribuite 1.113 borse viveri (incremento del 31,2%). Le borse viveri sono originate da un aumento della richiesta di beni di prima necessità: la gente le chiede per poter risparmiare e dedicare le poche risorse ad altre spese. E' un fenomeno che si pensava un ricordo del passato; ancora oggi dà la possibilità a tanta gente di mangiare. La filosofia del Centro d'Ascolto non è quella di elargire pacchi alimentari a pioggia, ma quella di aiutare le persone a riscattarsi e riacquistare la propria dignità. Ci si sforza di ascoltare le persone convinti che ognuno abbia in sé una ricchezza da valorizzare, anche se a volte è difficile individuarla.
Somme erogate dal Centro d'Ascolto a persone in difficoltà nel corso del 2009
• Pannolini, latte in polvere, omogeneizzati ............. 4.221,80 • Bollette, biglietti, medicine,varie ............................ 2.490,04 • Famiglie in difficoltà e cibo ................................... 12.625,57 • Affitti ............................................................................600,00 -------------------------------------------------------------------------------------------- Totale ........................................................................19.937,41 Erogazioni Fondo Famiglia Lavoro ............................. 6.300,00
Al 31/12/2008 risultavano in carico 139 persone (87 donne - 52 uomini: 73 sono italiani, 66 stranieri). Le nuove persone prese in carico nel 2008 sono state 64 (45 donne - 19 uomini; 37 italiani, 27 stranieri). Tra i nuovi casi aperti nel 2008 gli stranieri provenivano da: Albania (5) - Egitto (4) - Romania (4) - Ucraina (4) - Marocco (3) El Salvador (2) - Equador (2) - Togo (1) - Bangladesh (1) - Kenia (1). I bisogni emersi riguardano prevalentemente: l'indigenza, il lavoro, la casa. Si è avuto inoltre un incremento dei problemi di natura psicologica e delle indigenze conseguenti a disgregazioni familiari. L'insicurezza e la precarietà del posto di lavoro, la forte presenza di lavoro in nero, il problema delle persone ultracinquantenni che si trovano senza una fonte sicura di reddito sono indici di una povertà diffusa. Il problema della casa, lo ribadiamo da tempo, va sempre più peggiorando, sia per la scarsità di alloggi di edilizia pubblica disponibili, sia per l'entità dell'incidenza dell'affitto sul reddito della famiglia. E' un problema non più rinviabile. Le problematiche relative all'immigrazione hanno avuto una notevole rilevanza (immigrazione clandestina, lavoro nero, alloggi di fortuna e/o fatiscenti con affitti esorbitanti). Da segnalare un forte incremento degli utenti italiani. Buona la collaborazione con gli assistenti sociali del Comune ed alcune associazioni di volontariato presenti sul territorio. I poveri vanno visti, anche da parte degli enti pubblici, come risorse da valorizzare e non come un peso o un problema. Riassumendo, nel corso del 2008, sono stati fatti 1118 colloqui (incremento del 5%) e, per far fronte al problema più ricorrente, l'indigenza, sono state distribuite n. 848 borse viveri (incremento del 25%). La filosofia del C.d.A. non è quella di elargire pacchi alimentari a pioggia, ma quella di aiutare le persone a riscattarsi e riacquistare la propria dignità. Ci si sforza di ascoltare le persone convinti che ognuno abbia in sé una ricchezza da valorizzare, anche se a volte è difficile individuarla. Somme erogate dal Centro d'Ascolto a persone in difficoltà nel corso del 2008: • Pannolini, latte in polvere 2.458,56 • Bollette, biglietti, medicine,varie 4.883,00 • Famiglie in difficoltà 9.671,14 • Affitti 440,90 ---------------------------------------------------------- Totale 16.653,60
Nel 2007 i nuovi casi sono stati 83 (26 gli uomini, 57 le donne). Al 31/12/2007 risultavano in carico 142 persone (53 italiani, 89 stranieri). Tra i nuovi casi aperti nel 2007, gli stranieri sono stati 55, gli italiani 28. GI; stranieri provenivano dalle seguenti nazioni: Romania (19), Perù (5), Ucraina (4), Albania (6), Bulgaria (1), Ecuador (6), Marocco (3), Uganda (3), Moldavia (2) Bolivia (2) Repubblica Ceca (1) El Salvador (1) Camerun (1) Pakistan (1).
I bisogni emersi riguardano prevalentemente il lavoro, l'indigenza e la casa. Rispetto agli anni precedenti si è avuto un incremento notevole dei problemi di natura psicologica e delle indigenze conseguenti a disgregazioni familiari.
Da rilevare inoltre che negli ultimi tempi il problema della povertà ha coinvolto anche la fetta più giovane della popolazione: persone rimaste senza lavoro o con un lavoro precario, con figli* a carico e affitti esorbitanti rispetto al reddito. Il problema della casa, a nostro avviso, va sempre più peggiorando, sia per la scarsità degli alloggi di edilizia pubblica disponibili, sia per l'entità dell'incidenza dell'affitto sul reddito della famiglia. Trattasi di un problema non più rinviabile. I problemi relativi all'immigrazione hanno avuto una notevole rilevanza (immigrazione clandestina, lavoro nero, alloggi di fortuna, e/o fatiscenti), anche se si deve registrare un aumento di utenti italiani (indice di una povertà sempre più diffusa).
Si tenta di accompagnare le persone in un cammino di crescita, che, rendendole consapevoli delle loro risorse e di come sfruttarle, le faccia diventare sempre più autonome e in grado di provvedere con dignità al proprio sostentamento. E' migliorata la collaborazione con gli enti pubblici ed alcune associazioni di volontariato presenti sul territorio.
Riassumendo, nel corso del 2007, sono stati fatti 1066 colloqui e per far fronte al problema più ricorrente, l'indigenza, sono state distribuite n. 675 borse viveri. La filosofia del CdA non è quella di elargire a pioggia pacchi alimentari, ma quella di aiutare le persone a riscattarsi e riacquistare la loro dignità.
Somme erogate dal Centro d'Ascolto a persone in difficoltà nel corso del 2007: • Pannolini, latte in polvere 1.895,55 • Bollette, biglietti, medicine,varie 3.337,89 • Famiglie in difficoltà 6.161,04 • Affitti 1.000,00 • Cibo 3.715,74 ------------------------------------------------------------------- Totale 16.110,22 |