Ricordo già con nostalgia tutto il lungo pontificato di Giovanni Paolo II, il Papa della mia giovinezza. Il suo volto, i suoi sorrisi, i suoi discorsi rimarranno per sempre nel mio cuore.

Una volta ho avuto la fortuna di poterlo vedere di persona, anche se da lontano e attorniato da una moltitudine di ragazzi. E' stato il 21 maggio del 1983, presso il Parco di Monza, in occasione di un raduno giovanile, nell'ambito del Congresso Eucaristico Nazionale.

Rammento ancora l'emozione provata nel trovarmi tra tanti miei coetanei, che come me erano felici di poter vedere il Santo Padre. Eravamo moltissimi, tutti accalcati nell'autodromo e quando l'elicottero che trasportava Giovanni Paolo II ha cominciato a "rombare" sulle nostre teste, tutti  abbiamo iniziato ad applaudire eccitati, sapendo che a poca distanza c'era il Papa. Quando poi ho visto la sua figura vestita di bianco inoltrarsi in mezzo a noi sono stata davvero felice.

Di quel giorno non potrò dimenticare l'emozione forte di essere presente e la gioia grande provata nell'essere consapevole dell'importanza di condividere quel momento con tanti altri giovani, che, nonostante avessero una vita differente dalla mia, vivevano in quel momento le mie stesse emozioni!

Oggi, a distanza di vent'anni, rileggendo il discorso fatto quel 21 maggio da Giovanni Paolo II, non posso non pensare a quanto preziosa sia stata la sua presenza, a quanto fondamentali siano stati i suoi insegnamenti.

Egli ci aveva detto: "...La vostra fede deve diventare una presenza ed una testimonianza nel mondo: dovete vivere da cristiani in tutte le dimensioni umane !...". Anche se nella quotidianità s'incontrano molte difficoltà, mi sforzo di cercare di attuare il suo insegnamento.

 

                                                                                                                                   Daniela Caldarola